Tutti noi ci siamo imbattuti in un esame “impossibile” durante il nostro percorso universitario. Ma se questo vi tenesse sotto scacco, mettendo a repentaglio la vostra laurea? È il disagio che hanno espresso 50 universitari fuoricorso che hanno deciso, in ultima istanza, di chiedere aiuto al rettore, il quale ha prontamente risposto.
Un esame difficilissimo, uno scoglio insormontabile. Un gruppo di studenti universitari della facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università degli Studi di Messina, esausti e disperati, hanno deciso di scrivere una lettera al rettore esprimendo il loro disagio didattico.
La lettera degli studenti fuoricorso: il testo
Di seguito, riportiamo alcune parte salienti del testo della lettera degli studenti inviata al Rettore.
“Gentilissimi, prima di esporre la seguente, anticipiamo che non scriviamo per giudicare o criticare nessuno, ma per cercare un riscontro positivo. Ci sentiamo di dover raccontare una situazione che sta comportando disagi all’interno del nostro corso di laurea. Siamo un gruppo di 50 studenti. Studiamo lingue straniere all’Università di Messina. Vi sembrerà assurdo ma siamo tutti fuori corso dal quarto anno in poi (arrivando addirittura al decimo anno di iscrizione). Puntualizziamo che la durata normale del corso è di 3 anni. Non sappiamo il numero preciso, ma conosciamo tantissime persone rimaste intrappolate in questa facoltà da anni. Proviamo un grandissimo sconforto nel vedere, che solo noi rispetto agli altri corsi di studio riscontriamo queste difficoltà. Negli anni l’organizzazione interna del corso è peggiorata sempre di più e hanno reso sempre più difficile il raggiungimento della laurea, come la diminuzione degli esami scritti di lingua. Nel resto dell’ateneo è possibile prenotarsi ad un esame circa 10 volte l’anno”.
Continua:
“Non sappiamo più cosa fare per poter uscire da questo incubo. Tantissime persone si ritirano dopo aver investito soldi e anni di studio. L’amministrazione universitaria continua a non guardarsi intorno e chiedersi come mai ci siano così tanti studenti iscritti fuori corso da molti anni. Vorremo proporre una raccolta firme o altro, ma sappiamo già che non sortirà alcun effetto, poiché più e più volte sono state negate le richieste della rappresentanza studentesca. Speranzosi, ancora una volta avanziamo delle richieste di aiuto tramite questa lettera, e provare a rendere pubblico attraverso i giornali cosa stiamo passando, in modo da riuscire a trovare qualcuno che possa interessarsi a questa nostra sconfortante situazione. Chiediamo solo di essere ascoltati. In gioco c’è il nostro futuro. Noi come altri, non abbiamo perso la voglia di migliorare e di portare avanti questo percorso di studi con dedizione, ma per farlo abbiamo bisogno di un ambiente universitario, che tenga conto delle nostre richieste di aiuto. Per niente stimolati, affrontiamo ormai questo percorso con scoraggiamento, anzi molte volte veniamo anche ridicolizzati, e la situazione la vede solo dall’esterno, e invece di darci ascolto si limita a giudicare chi con impegno e fatica, cerca ogni giorno di fare del suo meglio per costruirsi un futuro”.
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La risposta del Rettore
Gli studenti hanno prontamente ricevuto risposta dal Rettore dell’Ateneo Messinese, Salvatore Cuzzocrea: “Ho appreso del contenuto della lettera inviata dagli studenti del corso di laurea in lingue e letterature straniere. Questa amministrazione si caratterizza per la volontà e la capacità di ascolto delle istanze dei suoi studenti, approfondiremo immediatamente le questioni sollevate nel documento. Ho già provveduto a convocare un incontro con il direttore del Dipartimento, con il coordinatore del corso di laurea e con il responsabile per la didattica e nella prossima settimana intendo sentire personalmente i rappresentanti degli studenti”.