A proposito della questione inerente all’esonero sulla tassazione degli studenti, anche il Coordinamento UniAttiva ha inviato una nota.
«In primo luogo, – si legge nel comunicato – riteniamo scorretto e poco edificante il comportamento del Rettore e dell’Amministrazione. Il Coordinamento UniAttiva ha sempre ritenuto fondamentale una dialettica costruttiva con l’Ateneo per garantire agli studenti la massima tutela possibile, una trasparenza nelle proposte e massima collaborazione in ogni settore. Il comportamento del Rettore ci lascia dunque spiazzati e amareggiati, poiché si presume che in virtù della carica ricoperta egli debba utilizzare il suo incarico per migliorare la vita della popolazione studentesca».
«In secondo luogo – continua l’associazione – riteniamo oltraggioso il fatto che il Consiglio di Amministrazione prenda le decisioni in materia di aumento delle tasse senza consultare minimamente gli studenti. La presenza di due componenti eletti dalla popolazione studentesca non è bastevole per garantire un adeguato tenore al dibattito sulla contribuzione per gli studenti in corso e fuori corso. Decisioni del genere hanno un impatto decisivo sulle carriere degli studenti e meritano dunque una più ampia partecipazione con – e sarebbe più adeguato – una consultazione referendaria vera e propria».
«Infine – aggiunge la nota – riteniamo che la rappresentanza studentesca sia preziosa per uno sviluppo sostenibile del mondo accademico. Le soluzioni più idonee per risolvere i problemi causatici dalle ultime due riforme dell’università non possono che arrivare dalla partecipazione attiva della componente studentesca. Il nostro ateneo – in prima fila il Rettore – non si è mai distinto nelle garanzie basilari necessarie ad una regale partecipazione democratica. A più riprese negli ultimi anni abbiamo avuto l’impressione di essere di troppo, di essere una voce di spesa nel bilancio di Ateneo e niente più. Questo clima ha favorito un generale disinteresse che spesso si rispecchia nella qualità della rappresentanza, spesso inadeguata e priva delle basi necessarie per ricoprire incarichi di un certo rilievo. La scelta dei rappresentanti, certamente democratica, è sempre stata viziata da una scelta dettata più per la forma che per la sostanza; con un minimale interesse per il reale impatto sulla vita degli studenti. Scelte errate portano ad altri errori che paghiamo tutti».
«Noi, diversamente, – conclude il Coordinamento UniAttiva – ci auguriamo di mantenere l’umiltà e l’impegno necessari per difendere i vostri diritti in tutte le sedi dove ci verrà permesso. Non rinunceremo al nostro spirito e ai nostri propositi; indipendentemente dall’esito delle urne, che a volte può generare delle anomalie, continueremo caparbiamente a lottare al vostro fianco».