Essere gay può costarti tante frustate. Chiunque salterebbe dalla sedia al sentire questa affermazione. Eppure, agli albori del 2021, sembra essere questa la punizione inflitta a chi si dichiara omosessuale nella «civile» Indonesia.
Capita a due ragazzi ventenni, rei di essere stati ritrovati in casa mezzi nudi e denunciati per questo. Con la conseguenza di essere stati arrestati il novembre scorso e successivamente frustati in pubblica piazza.
Capita nuovamente, ad altre quattro persone, che hanno dovuto patire una trentina di frustate, per non aver attemperato alla legge.
Ricevere frustate per essere gay. Non è medioevo, ma attualità
Occhio a definire ciò Medioevo. Chi è appassionato di storia medievale saprà benissimo che, in quel lunghissimo periodo, l’apertura mentale era molto più ampia di come noi la immaginiamo.
I gay esistevano già allora. E figurarsi se non vi erano episodi di adulterio. Perciò stiamo attenti a fare tanto la morale ai nostri antenati, se poi si scopre che giusto ai giorni nostri si verificano episodi di questo genere.
Pensassimo prima a condannare realmente i tanti Paesi che, ancora oggi, praticano tali obbrobri.
Dove sono le autorità occidentali?
L’intero occidente dovrebbe chiedersi se tutto ciò, ancora oggi, è tollerabile. La locale legge islamica, tuttavia, non solo punisce chi, a loro avviso, si macchia di questa colpa, bensì anche i consumatori di alcool, i giocatori d’azzardo, chi commette adulterio e finanche chi consuma rapporti sessuali prima del matrimonio.
Anche l’Europa fa la sua parte in questa fiera del proibizionismo, con la Polonia che, da qualche giorno, vieta di fatto la pratica dell’aborto. Oltre l’iniziale indignazione, la soluzione potrebbe essere quella di aprire – il libero mercato insegna – una clinica per l’aborto al confine Polacco e fregarsene di queste leggi.
Viene da chiedersi quali siano le punizioni che l’intero mondo civilizzato impone a tutti quei Paesi – sono svariati – che quotidianamente infrangono le libertà individuali dei propri cittadini. Che siano donne, uomini o bambini, che chiedono soltanto di poter vivere la propria vita come meglio credono, senza sottostare a leggi idiote e retrive.
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