Dopo solo 18 ore di relativa calma, il Cratere di Sud-Est dell’Etna ha prodotto il terzo episodio parossistico di questi ultimi 10 giorni nelle prime ore del 22 dicembre 2020.
Questa volta le condizioni di visibilità del vulcano erano eccellenti. Ecco le riprese fatte dal ricercatore dell’INGV-Osservatorio Etneo Boris Behncke da Tremestieri Etneo, 20 km a sud dal Cratere di Sud-Est.
Si notano tre colate di lava (verso sud-oves, a sinistra, verso nord-est, a destra dietro il cono del Sud-Est, e verso sud-est, a destra), e a 03:45 e 07:50 si vedono esplosioni al contatto fra i fronti lavici e la neve sul terreno.
Video TimeLapse Vulcano Etna:
Gli esperti hanno escluso collegamenti tra l’attività del vulcano e il terremoto
verificatosi nella serata del 22 dicembre tra le province di Ragusa e Caltanissetta, al largo della costa.
Sempre nella Valle del Bove le telecamere di sorveglianza hanno ripreso piccole esplosioni freatiche, determinate dall’interazione del flusso di lava con il manto di neve che ricopre il vulcano, alto 3.350 metri.
L’Etna è un vulcano della Sicilia originatosi nel Quaternario: è il più alto vulcano attivo terrestre della placca euroasiatica. Le sue frequenti eruzioni nel corso del tempo hanno modificato, a volte anche profondamente, il paesaggio circostante e in tante occasioni hanno costituito una minaccia per gli insediamenti abitativi nati alle sue pendici. Il 21 giugno 2013 la XXXVII sessione del Comitato UNESCO, ha inserito l’Etna nell’elenco dei beni costituenti il Patrimonio dell’umanità
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