È un attacco frontale quello del prefetto di Roma Matteo Piantedosi nei confronti della Figc. Ad avere scatenato l’ira del prefetto è stato il corteo degli Azzurri sull’autobus scoperto per le strade della Capitale: “Avevamo negato il permesso di festeggiare in quel modo, ma i patti non sono stati rispettati“. L’accordo tra Figc e Procura prevedeva l’uso di una pedana fissa da installare in Piazza del Popolo. “Sono amareggiato dalla mancanza di rispetto da parte del presidente Gravina”.
“Venerdì scorso abbiamo convocato un comitato per l’ordine e la sicurezza in accordo con la ministra dell’Interno Lamorgese e il capo della polizia Giannini – spiega Piantedosi al Corriere della Sera – e abbiamo coinvolto direttamente anche la Figc. La Federazione ci ha chiesto di consentire il giro della città a bordo di un bus scoperto, ma abbiamo detto loro che non era possibile”.
“La priorità, secondo il prefetto, era garantire il trasferimento dal Quirinale – dove la squadra è stata ricevuta dal Presidente della Repubblica insieme al tennista Matteo Berrettini – fino a Palazzo Chigi, evitando assembramenti e situazioni considerate rischiose per il contagio”. “Lunedì (12 luglio) mattina la Federazione ci ha proposto di utilizzare una pedana fissa e rialzata da installare in Piazza del Popolo, dove far salire i giocatori che in questo modo avrebbero potuto festeggiare con i tifosi”.
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“Abbiamo pensato che avrebbero fatto fermare i giocatori davanti a Palazzo Chigi dopo l’incontro con il premier Draghi”, prosegue Piantedosi. “Ci avevano assicurato lo spostamento con un autobus al coperto e invece al gruppo si è aggregato un mezzo con la livrea scoperta e le scritte dedicate ai campioni d’Europa”.
Alla richiesta di spiegazioni, lo staff del presidente della Figc Gravina ha indicato una “forte volontà dei giocatori di festeggiare a bordo del bus scoperto. Mi risulta che Bonucci e Chiellini abbiano fatto presente con determinazione la loro volontà. A quel punto non si è potuto far altro che prendere atto e gestire la situazione al meglio“. Piantedosi si dice “profondamente amareggiato per la mancanza di rispetto nei confronti del grande impegno della questura e delle forze di polizia”, precisando di non aver più avuto contatti con il presidente Gravina. “Mi auguro che l’Italia il prossimo anno vinca i mondiali per avere gli stessi festeggiamenti: in quell’occasione tratteremo direttamente con i calciatori”.