Ecco cosa che sta accadendo tra i giovani, storie di fantasmi, di zombie e di ex che vanno e vengono, ma tutto ciò ha un prezzo. Vediamo di cosa si tratta.
Gli esperti avvertono: “Può causare un forte senso di ansia e abbandono”
Il “ghosting” è un fenomeno che molti di noi hanno sperimentato almeno una volta nella vita: un partner, un amico o un parente improvvisamente smette di rispondere ai messaggi e alle chiamate, sparendo nel nulla come un fantasma. Ma ora sembra che ci sia una nuova tendenza in circolazione: lo “zombieing”. Si tratta di un comportamento simile al “ghosting”, ma con una differenza fondamentale: la persona scompare per un periodo di tempo, a volte anche di alcuni mesi, per poi riapparire improvvisamente come un morto vivente.
L’influencer e cantautrice Mariel Darling ha recentemente lanciato l’allarme su TikTok. Qui ha condiviso un video che ha ottenuto più di 1 milione e mezzo di visualizzazioni e centinaia di migliaia di like. Secondo Mariel, lo “zombieing” è particolarmente diffuso nella città di New York, forse a causa del ritmo frenetico della vita in questa metropoli. Tuttavia, il fenomeno sembra essere sempre più comune in molte altre parti del mondo.
Lo “zombieing” può avere un impatto psicologico molto forte sulla persona che ne è vittima. Dopo aver subito il “ghosting”, che già di per sé può essere molto doloroso, ritrovarsi di fronte a una persona che era sparita senza motivo può generare ansia, frustrazione e confusione. Tuttavia, quando quella persona riappare, può dare un senso di speranza e di felicità.
Ma gli esperti avvertono che lo “zombieing” può essere estremamente dannoso per la psicologia di chi ne è vittima, lasciando un senso di abbandono e di insicurezza che può avere un impatto negativo sulla fiducia in se stessi. Quindi, fantasmi o zombie… pensateci bene!
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