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Far west a Palermo, minorenni fanno la vampa di San Giuseppe e i poliziotti li inseguono – VIDEO

Il Covid non ha fermato le vampe di San Giuseppe a Palermo. Insieme ai casi della Kalsa e dello Sperone, si somma quello nella zona Civico. Proprio questo pomeriggio, 18 marzo, una ventina di minorenni hanno preso cumuli e cumuli di vecchi mobili e legni per fare un’immensa vampa di San Giuseppe.

Il rogo si è creato in un luogo abbastanza nevralgico del quartiere. Proprio lì davanti si trova un’entrata dell’ospedale Civico di Palermo e il capolinea delle linee dell’Amat 108 e 246. Dopo aver accumulato la legna, i giovani hanno appicato un mega incendio, che ha spaventato l’autista e i passeggeri a bordo.

Vampa di San Giuseppe a Palermo

Infatti proprio in quel momento un autobus stava per iniziare la sua corsa. “L’autista si è fermato. Noi abbiamo chiamato i pompieri affinchè si fermasse questo brutto incendio. La folla stava esultando al gesto“. Queste sono le parole di un ragazzo all’interno del mezzo bloccato dalla vampa.

Grazie alla chiamata di alcuni passeggeri e di abitanti del quartiere rionale, la polizia e vigili del fuoco sono immediatamente arrivati. Con l’arrivo è iniziato un’inseguimento nei confronti dei minorenni da parte dei poliziotti. Ma nessuno è stato fermato. I giovani sono riusciti a scappare arrampicandosi e scavalcando alcuni cancelli. Come in una scena da far west.

I vigili del fuoco hanno cercato di domare immediatamente l’incendio. Addirittura a prendere fuoco è stato anche un cassonetto dell’immondinzia, strumento di origine della vampa. Ad ingigantire il fuoco ci hanno pensato alcol e benzina.

All’arrivo delle forze dell’ordine, come già accaduto alla Kalsa nello stesso pomeriggio, i giovani si sono uniti ad un coro da stadio: “Isa chi i sbirri!“. Tutto il quartiere era lì ad osservare tra chi era stupito e chi acconsentiva, regalando sedie e altri oggetti di legno alla vampa.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”