Le riaperture nella fase 2 dell’emergenza coronavirus verranno spalmate su quattro lunedì: si parte il 27 aprile con la ripartenza di fabbriche di macchine aziendali. Gli ultimi saranno bar e ristoranti, che riapriranno i battenti dal 18 maggio, ma solo se la curva dei contagi non risalirà ancora. Per gli spostamenti tra una regione e l’altra si dovrà attendere l’ultima settimana.
Un piano per la ripartenza per tappe: le attività riprenderanno nelle prossime quattro settimane, a scaglioni. Secondo il calendario stilato dal governo la riapertura di fabbriche e negozi sarà spalmata su quattro lunedì, a partire dal 27 aprile.
Si parte da fabbriche di macchine aziendali, poi il 4 maggio toccherà ai cantieri. Per ultimi riapriranno bar e ristoranti, il 18 maggio. Ma naturalmente tutto dipende dall’indice R0: se ricominciasse a salire il calendario subirebbe delle variazioni e il governo sarebbe costretto a frenare. Secondo la previsione degli esperti, l’indice di contagio che attualmente è a 0,7, potrebbe arrivare allo zero verso metà maggio, mostrando stabilità su questo livello. Conte ha deciso lo stesso di anticipare di un paio di settimane la ripartenza. Con la fase 2 però potrebbero scoppiare nuovi focolai, come ha spiegato anche il virologo Fabrizio Pregliasco. A quel punto si dovranno isolare tempestivamente, e quindi potranno essere chiuse selettivamente alcune regioni o alcune aree specifiche potrebbero diventare ‘zona rossa’.
Lunedì 27 aprile
Lunedì 27 aprile tornano al lavoro i dipendenti di fabbriche di macchine industriali per l’agricoltura e la silvicoltura. Sollecitazioni erano arrivate anche dal presidente di Confindustria nautica Saverio Cecchi: “Dobbiamo tornare in attività, non solo per le barche in consegna ma anche per la produzione. Sono preoccupato per la piccola nautica, per cui una settimana di lavoro in più vorrebbe dire tanto. Una settimana per determinati cantieri è linfa, vuol dire recuperare. Non c’è più tempo, un’altra settimana significherebbe far chiudere molte aziende”.
Lunedì 4 maggio
Lunedì 4 maggio è prevista la riapertura dei cantieri e delle industrie del tessile e della moda. E sempre il 4 maggio, data in cui ci sarà un primo allentamento delle restrizioni previste dai dpcm del governo, ripartiranno anche Lotto e Superenalotto, come annunciato dal direttore dei Monopoli Marcello Minenna. I cittadini potranno circolare, quindi dopo i ponti del 25 aprile e del 1 maggio, ma dovranno esibire comunque l’autocertificazione, che cambierà ancora. Potranno andare fuori dal Comune di residenza, ma non potranno uscire dalla Regione. Lo sport all’aperto anche lontano dalla propria abitazione sarà consentito, così come gli allenamenti in solitaria, oppure a due metri di distanza dagli altri. E sempre dal 4 maggio si prevede una riapertura di parchi e i giardini pubblici: i bambini potranno fare una passeggiata e giocare all’aperto, accompagnati dai loro genitori.
Fondamentale sarà anche un piano per la mobilità. Come ha spiegato oggi la ministra dei Trasporti Paola De Micheli, nel prossimo decreto legge, ci saranno incentivi per l’acquisto di bici, bici elettriche e monopattini: “Ci saranno regole chiare nelle stazioni dei mezzi pubblici e negli aeroporti, in particolare segnaletica e percorsi guidati per garantire flussi unidirezionali in entrata e uscita e il distanziamento sociale di un metro. I mezzi viaggeranno al massimo col 50% dei posti occupati. E ci vorrà personale per controllare il rispetto delle regole” con l’obbligo della mascherina “per tutti sugli aerei. E sui taxi, se si sale almeno in due. Per i conducenti dei treni e degli altri mezzi pubblici solo nel caso in cui non siano sol”.
Lunedì 11 maggio
Lunedì 11 maggio, nella terza settimana prevista dal piano, ci sarà il via libera alla vendita al dettaglio. Negozi di abbigliamento, calzature e tutti gli altri esercizi commerciali che finora sono rimasti chiusi potranno riaprire ma sempre facendo rispettare il distanziamento sociale, e prevedendo l’utilizzo di dispositivi di protezione all’interno dei locali. Rimarranno chiusi ancora i centri commerciali e i mercati rionali che non vendono alimenti, per limitare il più possibile il rischio di assembramenti, vista l’affluenza prevista in questi luoghi. Visti gli alti rischi segnalati nella tabella Inail, per quanto riguarda parrucchieri e centri estetici non ci sono ancora certezze. In base all’andamento dell’epidemia la riapertura di questi servizi potrebbe slittare al 18 maggio. Quel che è certo è che si potrà andare solo su appuntamento, prenotando in anticipo. Si pensa a una sanificazione degli ambienti anche più volte al giorno, e alla collocazione dispenser all’ingresso e vicino alle casse. Parrucchieri ed estetisti dovranno disinfettare gli strumenti di lavoro e indossare i dispositivi di protezione.
Lunedì 18 maggio
Lunedì 18 maggio potrebbero infine riaprire bar e ristoranti, gli ultimi nella lista. Ma le misure di sicurezza per il clienti saranno molto stringenti: un metro di distanza dal bancone, due metri tra i tavoli, mascherine e guanti per i camerieri. Se i dati sui contagi saranno incoraggianti, con l’ok dei governatori, sarà anche possibile per i cittadini spostarsi da una Regione all’altra. Un primo grande passo verso un ritorno alla normalità.