Un dibattito infinito quello sulla certificazione verde, tra professori favorevoli e contrari. Ma dentro al mondo universitario non si ferma la corsa di coloro che vogliono la Dad come strumento permanente. In questi due anni l’innesto della didattica a distanza ha riavvicinato parecchi studenti, anche fuori corso, all’università, portando alcuni addirittura a fare lo sprint finale per la propria laurea.
Con questa motivazione prosegue la battaglia del gruppo “Universitari per la Dad integrata”. Da mesi i vari gruppi sui social e in rete hanno combattuto a gran voce per loro richiesta. Al momento sono ancora presenti su Charge.org alcune petizioni in merito alla questione della didattica.
“L’emergenza sanitaria ha costretto molti degli Atenei Universitari italiani a ricorrere ampiamente alla Didattica a Distanza. Sebbene necessiti di ulteriori miglioramenti, la Dad è una realtà possibile, che d’altra parte non potrà mai sostituire le attività in presenza. È un’opzione che vuole semplicemente favorire diritto allo studio. Potrebbe rappresentare un aiuto prezioso per diverse tipologie di studenti: il lavoratore, il genitore, il fuori sede, il pendolare, colui che non può permettersi le dispendiose Università Telematiche – che peraltro non offrono l’ampia scelta delle Università pubbliche”. Così si legge sulla petizione dei giovani universitari.
Leggi anche: Università, professori e rettori turbati: “Gli studenti preferiscono la Dad alla presenza”
Gli universitari chiedono la Dad: “Deve rimanere per sempre”
Che poi aggiunge: “Non ultimo, lo studente diversamente abile che ha oggettive difficoltà a raggiungere l’Università e perché no, per lo studente che normalmente usufruisce della didattica in presenza, ma quel giorno non può presenziare in aula. È da queste esigenze che nasce UNIDAD. Un progetto partito da quattro studenti lavoratori del DAMS di Torino, che vuole arrivare lontano! La stessa richiesta verrà presentata a tutti i Rettori degli Atenei italiani, al Presidente del Consiglio, al Ministro dell’Istruzione, alle Pari Opportunità e all’Università e della Ricerca.
Concludendo: “Sarà nostra intenzione chiedere che, ad emergenza sanitaria terminata, la DAD si mantenga come strumento complementare per tutti gli studenti impossibilitati a presenziare. Ma che, in quanto paganti tasse, hanno diritto allo studio”.