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Green Pass obbligatorio, professoressa di biologia si mette in aspettativa: “Rinuncerò allo stipendio”


Malgrado insegni biologia, non ha voglia di vaccinarsi e non crede alla cura vaccinale contro il Covid-19. Si aggiunge un’altra insegnante a voler rinunciare al proprio lavoro (e al proprio stipendio fisso) pur di non avere l’obbligo della certificazione verde.

In queste ore in tutte le scuole d’Italia si sono svolti i primi controlli del green pass con il QR bello in vista e pronto al controllo. Così non è stato per la professoressa di biologia Francesca del Santo, che si esclude da questa sorta di “check-in” e si mette in aspettativa. L’insegnante vive a Pordenone ed è una forte contestatrice dell’obbligatorietà del green pass. Per lei è solo un’imposizione inutile, almeno queste sono le parole che trasudano dalla sua intervista rilasciata al messaggero Veneto.


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Professoressa di biologia si mette in aspettativa: “Rinuncerò allo stipendio”

E tuona: “Sono pronta a dimettermi dall’insegnamento”, aggiungendo: “Non sopporto i ricatti inerenti alla salute. Per questo ho chiesto un anno di aspettativa dal servizio”. Se la docente Del Santo ha puntato all’anno di aspettativa, altri, specificatamente due a Torino, hanno deciso di affrontare a viso aperto la carta verde.

Un insegnante, in particolare, si è presentato con un certificato rilasciato da un medico generico di sua fiducia, che lo esonera dalla vaccinazione per ragioni sanitarie. Il dirigente scolastico torinese però non ha ritenuto di dover accettare tale giustificazione perché non rilasciata dal medico curante. Così il docente respinto ha presentato denuncia ai carabinieri della stazione di Pozzo Strada. E siamo solo all’inizio dell’anno scolastico.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”