Il reporter americano e film-maker, Brent Renaud, 51 anni, è stato ucciso dalle armate russe a Irpin, vicino a Kiev. Un altro giornalista, suo collega, è rimasto ferito.
La ricostruzione dei fatti
Secondo le prime ricostruzioni, Renaud e il collega stavano filmando i profughi in fuga da Irpin quando sono stati colpiti da colpi di arma da fuoco ad un checkpoint. Renaud è stato colpito al collo ed è morto all’istante, mentre il collega è stato trasferito in ospedale. È proprio quest’ultimo a raccontare nel dettaglio quei drammatici momenti.
“Stavamo attraversando il primo ponte a Irpin con altri colleghi, per filmare i rifugiati in fuga. Si è avvicinata un’auto che ci ha chiesto se volevamo andare con loro per passare il secondo ponte, abbiamo superato il checkpoint e ci hanno sparato contro. Brent è stato ferito e lo abbiamo dovuto lasciare indietro per fuggire. Sono stato portato qui da un’ambulanza. Ho visto che gli hanno sparato al collo“.
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Ucciso reporter americano: la risposta degli USA
La notizia dell’uccisione del giornalista “è orribile e scioccante”, spiega il Consigliere per la sicurezza Usa, Jake Sullivan. “Seguiremo questo ultimo sviluppo molto da vicino e risponderemo in modo proporzionale”, ha aggiunto Sullivan.