Corpo blu, enorme bocca rossa e lunghi denti affilati: è l’identikit di Huggy Wuggy, il pupazzo horror sempre piu’ diffuso nei contenuti visti dai bambini su YouTube e per cui la Polizia Postale ha diramato un alert. Un avvertimento per mettere in guardia i genitori affinché evitino che i loro figli entrino in contatto con il personaggio attraverso i contenuti che consumano sul web.
Huggy Wuggy, dice uno studio condotto a scopo preventivo dagli psicologi dell’Unità analisi del crimine informatico della Postale, potrebbe infatti generare in loro ansie e paure. Il pupazzo è il protagonista di un videogioco horror, Poppy Playtime, che è vietato ai minori di 13 anni: Huggy Wuggy insegue i giocatori che fuggono per una casa giocattolo abbandonata. Ma ormai da tempo ha ‘abbandonato’ il gioco ed è sbarcato nei video di alcuni fra gli youtuber più seguiti dai bambini, diventando virale: Huggy Wuggy è protagonista di meme, applicazioni e anche di una canzoncina dal testo inquietante.
Un problema, secondo gli psicologi della Polizia Postale, perché Huggy Wuggy non è adatto a bimbi così piccoli. “Studiando i video e le attività in rete abbiamo ritenuto opportuno dare un alert prudenziale per sensibilizzare le famiglie rispetto a quello che è un contenuto pericoloso” per i minori di 13 anni, spiega il direttore della Polizia Postale, Ivano Gabrielli, che sottolinea però che “non ci sono esigenze di prevenzione di tipo criminale”.
Resta invece fondamentale, secondo Gabrielli, “sensibilizzare i genitori sui contenuti che in generale i loro figli guardano in rete: bisogna navigare con loro, educarli ad una navigazione consapevole e fornirgli gli strumenti giusti per orientarsi e capire quel mondo”. La preoccupazione degli esperti italiani è condivisa anche all’estero. In Gran Bretagna, dove Huggy Wuggy conosce una certa popolarità sempre fra gli youtuber apprezzati dai bambini, alcuni dipartimenti di polizia hanno lanciato un alert analogo a quello della Polizia Postale. E sono diversi i presidi inglesi che hanno lanciato avvertimenti sul pupazzo e sulla sua crescente diffusione nell’immaginario dei più piccoli.