Marsala (Tp) – In un video girato con uno smartphone e pubblicato su Facebook un ragazzo africano denuncia che i buttafuori in servizio nell’Antico mercato di Marsala (Tp) ieri sera avrebbero impedito a giovani di entrare nell’area, uno dei principali luoghi della “movida” giovanile, solo per il colore della loro pelle.
Alle proteste dei ragazzi, uno degli addetti alla sicurezza avrebbe risposto: “Io non sono razzista, io ho pure amici…”, aggiungendo che i giovani africani non possono entrare “perché me lo dicono, non perché lo voglio… stasera mi hanno detto questo”. Il giovane africano che ha pubblicato il filmato dice: “Non fanno entrare gli stranieri, è una vergogna, facciamo il video per provare”.
Il Video
Le parole del Sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo
“L’episodio del mancato ingresso all’Antico Mercato da parte di un gruppo di giovani extracomunitari ci dispiace e ci amareggia molto. E’ un episodio che non contiene sfumature da interpretare e che, dopo averne osservato il video, che in queste ore circola sui social, condanniamo senza se e senza ma“. Lo scrive sul proprio profilo Fb il sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo.
“Viviamo in un momento storico particolarmente delicato, in cui esprimersi con chiarezza, senza lasciare adito a fraintendimenti, affinché sia chiaro il proprio pensiero e non venga strumentalizzato in nessun caso è più importante che mai – dice il sindaco – Vorremmo che non si verificasse mai più un episodio del genere nella nostra città e che non fosse necessario stigmatizzare alcun comportamento, come tocca fare invece oggi.
Abbiamo inviato il video alla polizia municipale per i dovuti accertamenti, in seguito ai quali prenderemo gli eventuali provvedimenti del caso. Per il momento voglio rassicurare quanti leggono e si sono indignati per quanto verificatosi: Marsala crede nell’accoglienza e condanna discriminazioni di qualunque tipo”.
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Un abbraccio, virus covid permettendo, per dimostrare affetto, calore, vicinanza, di scuola, di inclusione, di questo hanno bisogno questi ragazzi.