Il pittoresco borgo situato su una rocca in Sicilia offre uno spettacolare panorama che si estende su ampie vette dell’isola.
Il suggestivo borgo medievale di Sutera si annovera tra i borghi più affascinanti d’Italia, e al momento del tuo arrivo, comprendi immediatamente il motivo. Posizionato con maestosità sul monte San Paolino, nella sua vetta si erge un Santuario Diocesano che regala una magnifica vista panoramica sul borgo e sulle colline circostanti.
Storia e origine di Sutera
Sutera ha le sue radici nell’epoca degli Arabi, precisamente nell’860 d.C, il centro presenta una struttura tipicamente araba con caratteristici vicoli stretti e piccoli. In questo quartiere, fu eretta una moschea, la quale, nel 1370, fu demolita e sostituita dalla chiesa di Santa Maria Assunta.
I quartieri di Sutera: dagli Arabi ai Normanni
Prima di rispondere alla tua domanda su cosa visitare a Sutera, è importante conoscere la suddivisione del borgo in tre quartieri distinti:
Rabato rappresenta il quartiere principale e più antico, fondato dagli Arabi. Qui si erge il duomo, e durante il periodo natalizio, viene allestito il presepe vivente più rinomato della Sicilia.
Rabatello, sviluppatosi come espansione del Rabato, ospita la Chiesa del Carmelo e il Museo etno-antropologico.
Entrambi questi quartieri originariamente arabi derivano il loro nome dalla parola araba “rabad”, che significa “borgo”.
Cosa visitare a Sutera
Al di fuori del quartiere arabo, ti invito a esplorare il meraviglioso Museo Etnoantropologico, che all’interno ha accuratamente ricreato gli ambienti tipici delle case di fine Ottocento, forniti di attrezzi e utensili dell’epoca. Proseguendo, raggiungerai la graziosa piazzetta di Sant’Agata, dominata dal municipio e dalla chiesa omonima.
Per concludere la tua visita al paese, è imperdibile salire sul monte Paolino per ammirare il santuario (costruito su un antico castello bizantino) e godere del panorama che si estende sull’Etna, le Madonie, i monti Sicani e il mare d’Agrigento. Dal momento che l’ascensore non è disponibile, devi percorrere la via S. Paolino a piedi. Una volta in cima, a oltre 800 metri d’altitudine, potrai persino suonare il campanile d’epoca!
Infine, al di fuori del centro abitato, puoi esplorare la Cappella San Marco, una piccola nicchia scavata nella roccia adornata da affreschi bizantini. Da questo punto avrai anche una suggestiva vista panoramica sul borgo, raggiungibile con una breve passeggiata di circa 20 minuti a piedi dal paese.
Il Monte Paolino
A catturare l’attenzione saranno i profumi, che possono essere sia intensi che delicati, diffusi dai pini e dalle piante erbacee che abbelliscono i pendii. I colori, vibranti, si rivelano soprattutto in primavera, quando una varietà di fiori gialli, viola e rossi crea un affascinante contrasto con il verde dell’erba. I suoni, delicati e melodiosi, includono i canti frenetici degli uccelli che vivono tra i rami dei pini o che volteggiano tra le imponenti pareti della montagna. Inoltre, le panoramiche si susseguono sempre più belle, ampie e spettacolari.
Queste esperienze offrono emozioni che variano a seconda della stagione, dell’ora scelta per ascendere la montagna, della luce e delle condizioni atmosferiche. Dopo aver superato un dislivello di oltre 200 metri, si raggiunge un ampio spiazzo, una sorta di terrazzo che regala viste grandiose su gran parte della Sicilia. Qui si erge il santuario di San Paolino, costruito nel 1370 sulle rovine del castello bizantino originario, commissionato da Giovanni III Chiaramonte.
Circondando il campanile, è possibile godere di ampie panoramiche, che, con condizioni meteorologiche favorevoli, si estendono fino alle vette più remote della Sicilia.