Gli studenti Erasmus che vogliono partire crescono.
Nonostante l’emergenza del Coronavirus che ha di fatto bloccato la mobilità di molti studenti e professionisti, le candidature per partecipare ad Erasmus+ VET non sono diminuite. Anzi, sono aumentate del 28% rispetto allo scorso anno. Sono 247 le candidature ricevute per i Partenariati Strategici e del 5% con 425 candidature inviate per la Mobilità transnazionale.
Le regioni più attive nell’invio di candidature ERASMUS sono state Lazio (72), Emilia-Romagna (64), Campania e Lombardia (59), Toscana (57) e Veneto (53).
Tra i paesi di destinazione delle iniziative di mobilità, le mete più ambite dal 64% dei potenziali partecipanti riguardano il gruppo di paesi composto da Austria, Belgio, Cipro, Francia, Germania, Grecia, Malta, Olanda, Portogallo e Spagna.
La ricerca
È quanto ha comunicato l’Inapp, Istituto Nazionale per l’Analisi delle politiche pubbliche, incaricato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali quale Agenzia Nazionale Erasmus per implementare l’ambito istruzione e formazione professionale del Programma.
In particolare l’Istituto gestisce i progetti relativi alla mobilità individuale a fini di apprendimento (per favorire esperienze professionalizzanti in ambito europeo di giovani inseriti in percorsi di istruzione e formazione professionale, apprendisti, neodiplomati e neo-qualificati, nonché di professionisti della formazione) e i partenariati strategici (volti a sostenere l’innovazione e la qualità dei sistemi educativi e formativi).
«Bisogna capire bene come e quando ripartiranno le mobilità Erasmus – ha spiegato il presidente dell’Inapp, prof. Sebastiano Fadda – sorprende comunque come l’emergenza dovuta alla pandemia non abbia spento la voglia di nuove esperienze formative: l’Europa rimane per le nuove generazioni un terreno fertile di opportunità ed occasioni».
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