Ristoranti all’aperto e coprifuoco a mezzanotte. Sono queste le due ipotesi più probabili in vista di maggio. Il governo starebbe pensando infatti a una parziale riapertura ma tutto verrà deciso venerdì, durante la nuova cabina di regia.
Un tema, quello della ripresa delle attività, che resta caldo nel confronto tra governo e Regioni. Quest’ultime stanno lavorando alle linee guida che verranno presentate all’esecutivo Draghi. Tutto dipenderà dai dati dell’epidemia dei prossimi giorni. Sembra chiaro ormai che a maggio si assisterà a una graduale riapertura delle attività di ristorazione, di quelle all’aperto e di quelle sportive e culturali.
Riaperture a maggio, ristoranti all’aperto e coprifuoco a mezzanotte?
“Presumibilmente maggio sarà un mese di riaperture. La decisione sarà presa probabilmente la prossima settimana dal Consiglio dei ministri”, dice Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico. Gli fa eco il ministro per gli Affari Regionali, Mariastella Gelmini: “Non dobbiamo farci prendere da un eccesso di fretta, anche se le riaperture vanno fatte nel più breve tempo possibile. Maggio sarà il mese delle riaperture di tutte le attività economiche”.
Si sbilancia anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, solitamente molto prudente: «Credo che sia sicuramente lecito aspettarsi delle riaperture per maggio ma verificheremo i dati giorno per giorno come è giusto – spiega Speranza -. L’ipotesi di lavorare sull’aperto personalmente mi convince molto, i dati indicano che c’è minore possibilità di contagio e quindi la stagione che sta arrivando potrà aiutarci a recuperare alcune attività».
Tra le richieste delle Regioni al Governo ci sarà quella della riapertura di bar e ristoranti anche la sera, privilegiando gli spazi all’aperto. Altra ipotesi è quella di un allungamento del coprifuoco a mezzanotte ma la prima misura che dovrebbe essere presa è quella delle riaperture a pranzo per le categorie che sono scese in piazza in questi giorni. A meno che non ci sia una brusca frenata alla campagna vaccinale, considerato che il dato sulle somministrazioni sarà uno dei parametri determinanti, oltre quelli già definiti da tempo, per allargare le maglie.