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Il Green pass come un tatuaggio da Shoah, il post schock di un deputato siciliano


 “A breve …per chi non si allinea… Magari pratica inserita in un Dpcm! Sapevatelo…”. E l’hashtag #malatemporacurrunt. Ha provocato scalpore il post pubblicato, sul proprio profilo privato Facebook, dal deputato regionale di Attiva Sicilia, Sergio Tancredi, con la foto di un braccio con un numero tatuato sopra, chiaro richiamo agli internati nei campi di concentramento e alla Shoah.

Tale peso, in termini di possibile “deriva”, avrebbe il Green pass per i vaccinati. Un accostamento che ha acceso le proteste social, cui replica lo stesso deputato dell’Ars: “Se le istituzioni prendono una deriva incomprensibile proprio chi e’ dentro deve provare a fermare le derive antidemocratiche”.

E “certe derive”, si dice certo, “se non le fermiamo, le pagheranno quelli che oggi hanno 11/12 anni e questa cosa è devastante”. In post precedenti Tancredi aveva rilanciato il suo credo no-vax. E non fa nulla, a suo dire, se si attira critiche asprissime: “La provocazione ha avuto successo… spero che serva a svegliare dal torpore”.

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