Immerso tra le dolci colline dell’isola siciliana, il pittoresco borgo conosciuto come la “piccola Palermo” si rivela come un autentico gioiello nascosto, incastonato tra paesaggi mozzafiato e atmosfere cariche di storia.
Nelle terre siciliane, nascosti tra gli agrumeti e le strade polverose, si trovano numerosi luoghi intrisi di storia, dimenticati nel tempo e segnati dalla malinconia dell’antichità. Tra questi ricordi sbiaditi dell’epoca passata, sorge Licodia Eubea, un borgo che un tempo, grazie alla sua ricca nobiltà e al suo prospero commercio, era conosciuto come “la piccola Palermo”.
Esplorando il Borgo di Licodia Eubea
Licodia Eubea, un affascinante villaggio nascosto tra le colline siciliane, offre un’esperienza unica ai viaggiatori in cerca di storia e avventura. Situato su due promontori che si affacciano sul fiume Dirillo, questo antico luogo ha radici profonde, risalenti ai tempi dei Greci e dei Romani. Secondo gli storici, potrebbe persino ospitare i resti dell’antica colonia greca di Euboia, fondata dai Calcidesi nel 650 a.C.
Il Fascino Storico di Licodia Eubea
Il cuore pulsante di Licodia Eubea è il suo centro storico, un labirinto di strette strade acciottolate, archi e case tradizionali con tetti di pietra. Circondato da colline dolci punteggiate di agavi e fichi d’India, questo luogo evoca un’atmosfera di tranquilla bellezza, dove il tempo sembra fermarsi tra arte, cultura e tradizioni millenarie.
Punti di Interesse da Esplorare
Tra le rovine del castello medievale, risalente al XII secolo e devastato dal terremoto del 1693, si può ammirare uno spettacolo mozzafiato, mentre la Chiesa di Santa Margherita, costruita nel 1621 e parzialmente distrutta dallo stesso terremoto, conserva una facciata barocca incompiuta e un interno riccamente decorato di stucchi. Inoltre, la recente scoperta della Villa della Signora, una necropoli pagana, aggiunge un tassello alla ricca storia di Licodia Eubea.
La Vita Contemporanea nel borgo di Licodia Eubea
Oggi, Licodia Eubea è una comunità tranquilla di circa tremila abitanti, nota soprattutto per la produzione di uva da tavola e per la patacò, un piatto tradizionale a base di farina di cicerchia. Nonostante il suo ruolo meno prominente nel panorama contemporaneo e il declino della sua fama antica, il villaggio conserva il suo fascino intramontabile, mantenendo vive le sue tradizioni secolari e preservando le tracce del suo glorioso passato, che ancora oggi si riflettono nelle sue architetture e nei suoi monumenti, come la Chiesa di Santa Margherita, il complesso rupestre della “Grotta dei Santi” e il castello di Santapau.