Scopriamo insieme qual è il segreto per essere più produttivi sul lavoro secondo il parere degli esperti, vediamolo insieme in questo articolo.
Sono varie le competenze ricercate nell’ambito lavorativo, tra cui spiccano l’intraprendenza, la capacità di collaborare in equipe anche sotto pressione e, di conseguenza, una maggiore produttività. Tuttavia, molti dirigenti sembrano trascurare (o adeguarsi alla norma media) il fatto che i lavoratori italiani si collocano fra i più impegnati nell’Eurozona. Questo dato è suffragato proprio dall’Eurostat, che riporta un tasso del 9,4% (equivalente a 2 milioni su 23) di lavoratori i quali dedicano quasi 50 ore settimanali al proprio impiego. Ciò è in contrasto con le canoniche 40 ore, equivalenti a 8 ore al giorno per 5 giorni. Pertanto, si verifica un eccesso di ore rispetto ai compensi ricevuti.
Come aumentare la produttività sul lavoro
Efficienza operativa: è questo il concetto predominante. Che si parli di multinazionali o di aziende di varie dimensioni, la direttiva rimane costante. Tuttavia, è davvero possibile incrementare l’efficienza dedicando più ore al lavoro? Numerosi studi dimostrano esattamente il contrario, sottolineando che la correlazione tra lunghe ore trascorse alla scrivania, riunioni ininterrotte con colleghi e fogli di calcolo densi di equazioni scientifiche, e l’efficienza operativa non è sempre presente. In altre parole, non è affatto corretto ritenere che maggiore impegno si traduca automaticamente in maggiore produzione. Anzi, si registra una diminuzione che è intrinseca.
Al di là dell’impegno e della determinazione, una volta raggiunta una certa soglia, l’efficienza operativa diminuisce o comunque diventa altalenante. La mente necessita di riposo, il cervello ha bisogno di un nuovo apporto di ossigeno e di stimoli freschi. Un articolo pubblicato sul Wall Street Journal ha sottolineato come prendersi più giorni di ferie possa effettivamente migliorare le capacità dei lavoratori e rendere la qualità del lavoro più elevata. Inoltre, la nota azienda Ernst & Young, dopo aver esaminato il comportamento dei propri dipendenti, ha confermato che una riduzione di 10 ore di lavoro al mese può portare a un aumento del rendimento annuale dell’8%.
Un ulteriore studio condotto dalla Harvard Business Review ha dimostrato che i lavoratori che usufruiscono appieno delle proprie ferie hanno maggiori probabilità di ottenere una promozione rispetto a coloro che non si allontanano mai dalla scrivania. Pertanto, l’efficienza operativa sembra non essere collegata alle ore trascorse sul posto di lavoro, bensì alla quantità di tempo libero a disposizione. In effetti, secondo il parere di psicologi, il tempo libero contribuisce a potenziare il pensiero creativo, agendo come una sorta di carburante. Durante il riposo, infatti, il cervello elabora in modo inconscio nuove idee che possono essere applicate con maggior vigore al ritorno al lavoro.