Home

Il test di ammissione può essere anche una tragicomica avventura


Se oggi siamo dove siamo, lo dobbiamo alla fortuna di aver passato i test di ammissione. Sebbene sia passato più di un anno per me, il ricordo rimane vivido nella mia mente. Dopo essersi diplomati, infatti, sfido qualunque studente a prendere in mano un altro libro e ricominciare da capo, ma non esiste proprio!

Se non appartieni alla cerchia degli aspiranti medici (che vorrei capire perché aumentano sempre di più di anno in anno) per cui stai studiando per questo test da quando eri in fasce, allora è più che probabile che non hai aperto mezzo libro fino a qualche giorno prima dei test.

Per cominciare vi è la decisione dei test da “provare”. Esistono studenti, che per paura di rimanere fuori a girarsi i pollici, per sì e per no provano tutti i test! Pure Agraria, e nessuno sa mai cosa si fa ad Agraria!

In particolare ci sono coloro che provano tutti i test della facoltà del corso di laurea prediletto, oppure test di facoltà diverse ma con materie simili o in comune, è il caso di tutto quelli che provano Medicina e poi si ritrovano anche per Biologia, Farmacia, ecc! Poi ci sono gli impavidi, o gli stolti dipende dai punti di vista, che puntano il tutto per tutto su un test solo… se ci riuscite buon per voi perché altrimenti son mazzi!

Diversi da tutti gli studenti elencati sono gli indifferenti, che non hanno bene in mente cosa fare per diverse ragioni, li avete riconosciuti? Sono quelli che se non sono abbastanza fortunati da appassionarsi a quello che studiano, si sono già ritirati!

Che dire, il momento del test è una scena tragicomica. Per cominciare si può sentire nell’aria una solidarietà improvvisa. Quando sei fuori nell’androne ad aspettare che chiamano il tuo “banco” è il momento di fissare tutti gli altri intorno a te e di trovare qualcuno che conosci. Perché qualcuno che conosci c’è SEMPRE!

Avvistato il conoscente, che si tratti pure del nipote del vicino di casa di tua nonna che non vedi da quando entrambi avevate sei anni, non importa, sarà il tuo miglior alleato, il tuo miglior amico!

Indivisibili come Power Rangers fate di tutto per sedervi accanto. Dopo almeno un’ora di attesa vi vengono consegnati dei fogli imbustati, guai ad aprirli, dovete aspettare che vi dicano di poterli aprire, poi non guardarli, poi staccare i codici a barra identificativi e incollarli al posto giusto. E non sbagliare perché non possono sostituirti i fogli! Lo scenario che ti si presenta è la vista di centinaia di studenti in forte tensione che staccano e riattaccano il codice a barre con la premura di un chirurgo che fa una toracotomia.

Dopo di che, vi viene affidato un pennarello nero Giotto, di quelli che usavi da bambino. Ovviamente, assegnare questo pennarello quando non puoi rischiare di macchiare nessun foglio dovrebbe essere già una prova sufficiente per farci ammettere tutti. Lo studente, senza macchiare nulla, deve infatti destreggiarsi con i tre/quattro fogli che si ritrova nel minuscolo banchetto.

Al momento del “via” si assiste a più scene esilaranti. Studenti in panico bianchi pallidi, studenti che si suggeriscono tra loro, studenti che si contorcono per copiare da quello davanti a lui, o di lato, e si vocifera di studenti svenuti durante i test di medicina.

Ma una tra le più belle scene credo sia capitata a me al test di Economia. Non conoscendo nessuno, purtroppo, mi sono ritrovata seduta accanto ad un ragazzo sconosciuto che non mi ha rivolto mezza parola per un’ora di attesa, e non perché fosse timido eh! Il ragazzo in questione, al “via” del test infatti, si è completamente voltato verso il muro alzando una barriera anti-scopiazzamento col suo stesso braccio. Di fronte quella scena non potei che mettermi a ridere. Ma ora che ho l’opportunità vorrei concludere il mio pensiero dicendo a quel ragazzo un paio di cose, se mai avrò la fortuna che legga questo blog:

Caro cicciobello occhialuto, l’unica cosa che ho voluto sbirciare da quando ti sei seduto affianco a me, era il corso di laurea per cui facevi il test per capire se saremmo stati colleghi. Dato che eri lì per Economia e Finanza ed io per il S.E.C.I., non avevi proprio nulla di cui preoccuparti perché in ogni caso non ti avrei fregato il posto! E come vedi sono entrata benissimo senza il tuo aiuto, che non t’avevo manco chiesto!

Ma dato che non hai avuto l’accortezza di chiedermelo ma solo la malignità di pensare che fossi venuta al test con l’unica intenzione di copiare da te, spero che a te e tutti quelli come te, quando un giorno vi ritroverete ad un punto morto nella carriera universitaria e chiederete aiuto ai vostri colleghi, questi si copriranno il volto con il braccio per non vedervi!

Condividi

Post correlati

A proposito dell'autore

Chiara Catanzaro nasce a Palermo nel 1993. Ha iniziato il suo primo anno di università a 17 anni ed ora è al secondo anno nella facoltà di Economia nel corso di Sviluppo Economico e Cooperazione Internazionale. Drogata di libri e telefilm cerca di fare il possibile per trovare il tempo per studiare! Ama Londra e tutti gli animali, si diverte ad ascoltare le conversazioni disperate tra studenti e cerca di trarne sempre l’ironia. Profondamente infastidita, però, da tutti gli studenti che pensano che quello che studiano loro sia sempre più importante e difficile di quello degli altri!!

16 Risposte

  1. Marco

    Leggo non poca acidità in queste parole… Soprattutto nella battuta finale a mò di “augurio”.. 🙂 relaaaax

  2. Angela

    Quanta acidità e simpatica cattiveria nelle ultime frasi di questo pezzo! relaax come ha scritto precedentemente Marco! Una cosa è certa fossi in cicciobello se dovessi rincontrarti mi comporterei come ho fatto al test ! eheheh
    Bel pezzo comunque ad eccezione dell’ultima parte 😉

  3. Chiara Catanzaro

    Sono molto rilassata ma trovo che le persone che si comportano così siano molto ridicole, per tutti i test ho trovato e conosciuto ragazzi simpatici e disponibili, e non per copiare! ma per scambiare due chiacchiere dato che prima che inizi il test passano ore..

  4. Chiara Catanzaro

    ah e preciso che non era ciccione, anzi era pure un bel ragazzo! l’ho definito “cicciobello” perchè era impassibile e nel suo mondo come i bambolotti

  5. Chiara Catanzaro

    e mi sono concessa questa punta di acidità perché francamente mi sono sentita anche offesa perchè onestamente chi si crede di essere??, pensava che ero stupida e avevo bisogno di copiare da lui?? manco lo conoscevo! Quindi si, decisamente penso che le persone arroganti quando avranno bisogno di aiuto, perchè tutti ne abbiamo bisogno prima o poi, trovino qualcuno che si comporti come si comporterebbero loro!

  6. Emanuele

    > l’ho definito “cicciobello” perchè era impassibile e nel suo mondo come i bambolotti

    Impassibile e nel suo mondo come lo studente serio che si cimenta in un esame. Sono sempre più solidale con Cicciobello.

  7. Chiara Catanzaro

    Ah quindi coloro che discutono con gli altri prima di un esame sono poco seri? per me sono umani.. ma ad ognuno la sua opinione! Io sono solidale allora con i restanti milioni di studenti che con poca serietà, a tuo dire, sono comunque passati.

  8. Emanuele

    Chiara, io sono responsabile di ciò che scrivo, non di ciò che capisci tu.

  9. Luisa

    Non è essere poco seri fare 4 chiacchere prima di un esame… ma non vedo perchè devono essere criticati coloro che durante un esame non sono proprio in vena di ridere e scherzare … fra tensione , stress e nervosismo penso sia normale… ci sono vari modi di affrontare un esame e ognuno li affronta come meglio crede e non penso sia arroganza!

  10. Chiara Catanzaro

    Mi dispiace che abbiate mal interpretato il mio pezzo che è rimasto ironico fino alla fine. Non avevo completamente intenzione di dire che le persone debbano parlami, proprio per niente XD anzi pure questa è una categoria su cui ironizzo come coloro che svengono impauriti, quelli che scoppiano in risatine isteriche e i logorroici che non ti lasciano un secondo. Il mio appunto alla fine era (sempre ironico perchè come ho detto io per prima sono scoppiata a ridere) di come questo ragazzo si sia nascosto da me per non farmi copiare, quando io non ne avevo nessunissima intenzione. Per carità lui aveva tutto il diritto di “proteggere” il suo compito, ma senza bisogno di voltarsi e schermarsi col braccio, cosa che ripeto mi è sembrata solo ridicola XD Mi dispiace che abbiate mal interpretato la fine, in realtà volevo solo con ironia punzecchiare l’argomento “ragazzi che si sentono troppo intelligenti e pensano che tutti gli altri vogliano copiare da loro”, cosa che mi sembra da arroganti e quindi, come si dice, “prima o poii pure tu ci devi capitare!”

  11. Federica

    Leggendo questi commenti presumo che fra di voi nessuno abbia mai aiutato un collega e siate tutti isolati nel vostro piccolo mondo universitario di “studenti seri”! Comunicazione di servizio: si può essere studenti seri e avere successo nella vita anche essendo solidali con il prossimo! Complimenti per il pezzo troppo divertente! 😉

  12. Domenico

    Questa cosa del pennarello nero e del banchetto piccolo è verissima. Cioè se non ero preoccupato per il test, lo ero per la paura di sporcare il foglio con il pennarello…assurdo

  13. Naso critico

    Mi trovo d’accordo con la maggioranza dei commenti. Davvero di cattivo gusto l’ultima parte, fa pensare che tu ce l’abbia con quel povero ragazzo solo perché non abbia attaccato bottone e non ti abbia chiesto il numero! 🙂 Avresti potuto ironizzare sull’accaduto in modo molto più elegante. Poi che lui si sia girato tutto per non fare copiare nessuno ha ragione e sai perché? Perché si tratta di un test d’ammissione! Un test che è stato pagato, dove magari ci sono pochissimi posti e bisogna lottare per entrare. L’ammissione ai test, il più delle volte, sceglie la tua prossima carriera universitaria o cosa farai in generale nel futuro. Insomma, non è il compitino di matematica che si passa sottobanco all compagna di classe perché ci vuoi provare. Ma smettiamola con queste stupidaggini.

  14. Naso critico

    p.s. ma poi sei già al secondo anno di economia… e a distanza di anni, stai ancora lì a pensare a quel povero ragazzo che si è permesso di voltarti le spalle? oh oh che scandalo!
    La persona arrogante qua sembri tu. Se ti posso dare un conciglio: fly down…