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Il vaccino Covid funziona, quando arriva in Italia e quanto costa


Quando arriverà il vaccino della Pfizer in Italia? Il vaccino anti-Covid sviluppato congiuntamente dalla farmaceutica americana Pfizer e BioNTech è risultato efficace nel prevenire il 90% delle infezioni durante la fase 3 della sperimentazione, tuttora in corso.

Lo ha annunciato il numero 1 della Pfizer, Albert Bourla. Se i risultati fossero confermati si tratta di un livello di protezione che lo renderebbe un vaccino di grande efficacia equivalente a certi vaccini infantili contro malattie come il morbillo.

Quasi due milioni di italiani potranno già averlo a gennaio 2021 grazie a un piano del governo, secondo quanto riporta Repubblica, che è stato discusso pochi giorni fa, il 29 ottobre, in un vertice riservato in teleconferenza tra il ministro della Salute, Roberto Speranza, e dirigenti dell’azienda americana. Nell’incontro in video-conferenza sarebbero state pianificate tempistica e logistica per avviare una prima fase della vaccinazione di massa in Italia a partire dalla seconda metà di gennaio 2021. 

Quando arriva e quando comincia la campagna del vaccino Pfizer in Italia

La produzione del vaccino è già iniziata. Si prevede che il farmaco potrebbe ricevere il nulla osta da parte dell’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, tra fine dicembre e la prima metà del prossimo anno. Dopodiché prenderebbero il via le operazioni della campagna di vaccinazione.

Il contratto per la fornitura del vaccino Pfizer è europeo e nei prossimi giorni verrà messo a punto il piano per la distribuzione tra i Paesi membri dell’Ue. La presidente della commissione, Von der Leyen, aveva  annunciato che il contratto con Pfizer/BioNtech prevede l’acquisto di 200 milioni di dosi, con opzione per altri 100 milioni. È il sesto contatto predisposto con altrettante aziende in corsa col proprio candidato vaccino. 

Ogni Paese deve organizzare un piano di distribuzione delle dosi individuando le fasce di popolazione da sottoporre a profilassi in via prioritaria e la rete di centri per la somministrazione. Saranno i governi a indicare quali categorie potranno accedere alle prime vaccinazioni, in genere personale sanitario, personale impegnato in prima linea per le emergenze, soggetti più vulnerabili. All’Italia dovrebbe arrivare il 13,5% della prima fornitura ovvero 3,4 milioni di dosi per una copertura di circa 1,7 milioni di persone dal momento che il vaccino ha bisogno di due somministrazioni. La prima fornitura sarà destinata agli operatori sanitari e a buona parte della popolazione anziana ospite delle Rsa. 

Quanto costa il vaccino Pfizer

Ad occuparsi della logistica sarà il commissario all’emergenza Domenico Arcuri. Il vaccino di Pfizer/Biontech deve essere conservato a -80 gradi (sotto zero). È uno dei problemi per la distribuzione, e a quanto pare c’è da provvedere una filiera del freddo. In Italia gli unici due aeroporti certificati per ricevere farmaci sono Fiumicino e Malpensa, ma non sono attrezzati con frigo a così basse temperature. In genere i vaccini per altre malattie, vengono conservati a -2/-8 gradi. 

La catena del freddo deve essere assicurata dal momento in cui il farmaco esce dal sito produttivo fin quando la dose viene somministrata. È probabile sarà coinvolto anche l’esercito, che si occuperà del trasporto e forse anche di allestire alcune strutture per la campagna di somministrazione del vaccino. Si tratta di un vaccino Rna, molto diverso dai tradizionali, perché utilizza le informazioni contenute nel nucleo del Sars-CoV-2 relative alla proteina Spike di cui il virus si serve per agganciare le cellule umane e penetrarle.

Una volta inoculato stimola la produzione di anticorpi. Il BNT162b2, il vaccino messo a punto da Pfizer e dalla biotecnologica tedesca BioNTech, dovrebbe costare negli Usa attorno ai 20 dollari. Tra gennaio e febbraio potrebbe essere pronto anche il vaccino sviluppato da AstraZeneca con la Irbm di Pomezia (in provincia di Roma) e l’Istituto Jenner di Oxford e l’Italia potrebbe quindi vaccinare un altro milione e mezzo di persone.

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