Il ritorno a scuola per gli studenti delle superiori è stato stabilito per il 7 gennaio 2021. Dopo quasi 3 mesi passati in DAD i ragazzi dai 14 ai 18 anni potranno ritornare tra i banchi di scuola, ma ci sono delle perplessità dal mondo scientifico. Molti virologi non sarebbero d’accordo con questo ritorno che potrebbe portare alla terza ondata, secondo molti più letale della seconda. Con l’inizio delle lezioni in presenza si dovranno spostare circa 8 milioni di ragazzi e 2 milioni di lavoratori scolastici. Il virologo Pregliasco, dell’Università statale di Milano, ha rilasciato parole forti al quotidiano Messaggero.
Le parole del virologo Pregliasco sul rientro a scuola
“La scuola merita tentativi di riaprire più decisi e da questo deriva lo sforzo organizzativo non da poco che si sta provando a fare. Ma oggi fatico a immaginare come si possano strutturare i sistemi di trasporto e gestire tutti i passaggi con dei protocolli. In giro con la scuola tornerebbero non solo 8 milioni di giovani studenti ma almeno altri 2 milioni di lavoratori che si occupano del settore. A loro vanno aggiunti tutti i familiari che si muovono per accompagnare i più piccoli in classe. È evidente che se i numeri saranno quelli di una terza ondata sarà difficile. La sola cosa che possiamo fare è arrivare a quel punto nel migliore dei modi”
C’è molta paura tra gli esperti per la possibile terza ondata di gennaio. Per esserci ci sarà, ma saranno i primi giorni del 2021 a confermare la letalità di questa futura terza ondata.
“Senza alcun dubbio la terza ondata il prossimo anno ci sarà, questo è un fatto. Ma lo è anche che avrà un’intensità che dipende da noi. A seconda di come regoliamo ora questo rubinetto, dando più o meno fiato alla possibilità di avere contatti durante le feste, tanto più la terza ondata, successiva alle vacanze, avrà un’altezza più o meno elevata”.
Tutto dipenderà dal comportamento dei singoli cittadini e l’intervento che attueranno le istituzioni.