La scoperta straordinaria di un raro manufatto romano durante lo scavo, ecco perché questo oggetto andava a ruba nell’antichità e cosa lo rendeva così prezioso.
Sì, era un simbolo di prestigio. Un segno dell’appartenenza alla cultura romana, ben visibile nelle case. Questi oggetti, spesso usati da coloni e alti ufficiali, rappresentavano il desiderio nascosto di ogni padrona di casa nell’Impero. Con uno stile unico, un design impeccabile e una precisione quasi industriale, superavano le imperfezioni tipiche della lavorazione artigianale. Era l’immagine perfetta che Roma voleva trasmettere. Simile a ciò che accadde nel Novecento con il modernismo, la superiorità di questi prodotti veniva attribuita alla loro produzione industriale, rendendo chi li possedeva parte di una classe privilegiata. Era una questione di prestigio.
Durante le ultime ricerche condotte nel Parque Arqueológico de Libisosa, i ricercatori hanno rinvenuto un frammento di Terra Sigillata, una ceramica particolarmente diffusa all’epoca. Questi frammenti erano spesso parte di set da tavola.
Il reperto, datato all’epoca romana e fotografato prima della sua pulizia, fornisce preziose informazioni sugli scambi commerciali di Libisosa con altre regioni dell’Impero. Il ritrovamento conferma l’importanza storica di questo sito e apre nuove strade di ricerca sulla presenza romana nella regione. La ceramica, mostrata pulita e lucida, presenta decorazioni realizzate mediante stampi, raffiguranti motivi vegetali e animali.
Libisosa: un avamposto romano
Fondata nel II secolo a.C. come colonia militare nell’attuale Albacete, in Spagna, Libisosa si trovava in una posizione strategica tra la Tarraconense e la Betica, diventando rapidamente un importante centro politico e militare. Inizialmente destinata al controllo del territorio circostante, la città divenne un centro urbano strutturato con fori, templi, terme e un anfiteatro.
Col tempo, grazie al commercio e all’agricoltura, Libisosa divenne un importante nodo per gli scambi, tra cui quello della preziosa Terra Sigillata. Questi oggetti, esportati in tutto l’Impero, ci raccontano non solo dell’economia, ma anche degli aspetti sociali e culturali della Roma imperiale.
Cos’è la Terra Sigillata? Un marchio di qualità
La Terra Sigillata è una ceramica romana caratteristica, il cui nome deriva dal latino sigillum, ossia “sigillo”, riferendosi alle decorazioni in rilievo che ornavano questi vasi. Qui si vede nascere il concetto di “marca”, dove il sigillo rappresentava l’antenato dei moderni marchi. Realizzata con argilla fine e levigata, la Terra Sigillata è famosa per la sua brillante finitura rossa, ottenuta attraverso una particolare tecnica di cottura.
La produzione iniziò intorno al I secolo a.C. in Italia, ad Arretium (l’odierna Arezzo), per poi diffondersi in altre aree dell’Impero come la Gallia e la Hispania, raggiungendo persino i confini più lontani.
Utilizzata per scopi domestici e conviviali, la Terra Sigillata non solo era esteticamente piacevole, ma anche funzionale. La sua eleganza e i rilievi decorativi la resero un simbolo di status per le famiglie benestanti dell’epoca.
Il processo di lavorazione
Il processo produttivo della Terra Sigillata era complesso e specializzato. Dopo la modellazione, i vasi venivano decorati con stampi per creare scene in rilievo, personalizzate con i sigilli dei produttori. Successivamente, venivano ricoperti con un’ingobbio di argilla liquida che donava la caratteristica lucentezza, prima di essere cotti in forni privi di ossigeno, responsabili del loro tipico colore rosso brillante.
Il ritrovamento di frammenti di Terra Sigillata a Libisosa dimostra che la città era parte di una vasta rete commerciale romana. Questa ceramica, riservata alle élite locali, testimonia la partecipazione della città agli scambi e alle influenze culturali dell’Impero.
Gli scavi hanno portato alla luce numerosi reperti, ma la Terra Sigillata è indicativa del benessere e del prestigio raggiunti da Libisosa in epoca romana. I dettagli decorativi forniscono anche informazioni preziose sugli stili artistici e le preferenze estetiche dei Romani.
Il valore della Terra Sigillata per la ricerca
Per gli archeologi, la Terra Sigillata rappresenta una fonte di grande valore per comprendere la cultura materiale romana. Grazie alla sua diffusione e precisione, questi manufatti permettono di ricostruire la vita quotidiana e le dinamiche economiche dell’Impero.
I sigilli presenti su alcuni frammenti forniscono informazioni utili sulle officine di produzione, aiutando a tracciare le reti commerciali e a datare con maggiore precisione i reperti, offrendo agli studiosi una panoramica chiara della distribuzione e produzione di questi beni.