In Europa è possibile studiare per laurearsi e nel mentre essere anche pagati, ecco dove i giovani possono studiare gratis.
Le modalità di finanziamento delle università in Europa presentano notevoli variazioni. In alcune nazioni, gli studenti vengono remunerati per il loro impegno nello studio, un incentivo che promuove l’indipendenza giovanile sin dall’età di 18 anni. Di seguito, analizzeremo il panorama europeo in merito.
L’Europa ospita una varietà di sistemi universitari, ognuno con le proprie peculiarità. Ad esempio, in alcune nazioni le tariffe universitarie possono essere significative, mentre in altre i costi risultano meno onerosi. Inoltre, si trovano istituzioni universitarie private, pubbliche e telematiche, e persino università che offrono un compenso agli studenti per partecipare ai corsi di laurea e conseguire titoli accademici. Questo caso particolare riguarda la Danimarca.
Studenti frequentano l’Università e sono anche pagati
In Danimarca, gli studenti godono di un sostegno finanziario da parte dello Stato per partecipare ai corsi di laurea e conseguire il titolo accademico. Ogni studente riceve un sussidio mensile di circa 825 euro, una cifra che può variare in base alle spese di alloggio e che diminuisce qualora lo studente viva con i genitori. Questo approccio è stato adottato con l’obiettivo di incoraggiare i giovani a perseguire gli studi, riducendo al contempo l’onere economico degli anni accademici.
Parallelamente, tale politica promuove l’autonomia tra i giovani e li incoraggia a prendere in mano la propria indipendenza, lasciando il nido famigliare in giovane età. Questo rappresenta il cuore stesso di questa strategia. La possibilità di trasferirsi da casa subito dopo aver compiuto 18 anni è una conquista ambita da molti giovani italiani, ma che finora non è stato facilmente realizzabile. In Danimarca, al contrario, questo è fattibile, poiché una volta concluso il percorso di studi superiori, i giovani possono iniziare a costruire la propria indipendenza pur continuando a formarsi.
In aggiunta, è possibile scegliere di svolgere un lavoro part-time per aumentare il proprio reddito, tuttavia, vivendo in una piccola città universitaria, i 825 euro al mese rappresentano una base finanziaria sufficiente per sostenere le spese di vita.
In Italia
In Italia, la situazione è differente; infatti, un giovane che decida di intraprendere un percorso universitario non può contare sullo stesso sussidio offerto agli studenti danesi. Tuttavia, esistono borse di studio destinate agli studenti più meritevoli. Ogni regione, infatti, concede un contributo annuale a coloro che rispettano i requisiti del proprio percorso accademico.
Tuttavia, in Italia, accedere all’università rappresenta un autentico privilegio, poiché affrontare i costi delle tasse universitarie non è affatto semplice. Inoltre, per gli studenti fuori sede, c’è l’ulteriore onere delle spese di alloggio, particolarmente elevate nelle grandi città come Milano, Roma, Firenze e Venezia. Ad esempio, un’indagine passata ha rivelato che a Milano l’affitto di una stanza singola si aggira intorno ai 500 euro al mese, senza considerare le spese accessorie.
Alcune università in Europa sono totalmente gratuite e non è necessario pagare le tasse e le rette universitario per poterle frequentare. Ad esempio, le università di Norvegia, Finlandia, Svezia e Danimarca sono totalmente gratuite per studenti locali e per quelli provenienti da altri Paesi dell’Unione europea. Pagano solo gli studenti di Paesi che non fanno parte dell’Unione a 27.
Al contrario l’Inghilterra è il paese con le tasse più alte. Infatti, mediamente il tetto base delle tasse è di 9 mila sterline annuali e quindi circa 11 mila euro l’anno. E le borse di studio sono di circa 3 mila sterline all’anno. L’aumento delle tasse costituisce, infatti, una riduzione delle iscrizioni alle università inglesi.