Migranti abbandonati. Il New York Times denuncia l’operato delle autorità greche che avrebbero trasferito su dei gommoni senza timone e senza motore alcuni migranti, per poi abbandonarli lasciandoli alla deriva. Questi respingimenti illegali sarebbero testimoniati anche da alcune immagini scattate al momento del recupero dei naufraghi.
Migranti imbarcati su gommoni senza timone e senza motore. Messi in mare e abbandonati alla deriva al limite delle acque territoriali con la Turchia. A raccontare quanto avvenuto in Grecia, con la folle decisione di lasciare i migranti in mare, è il New York Times. Raccontando le storie di alcune di queste persone. A partire da una donna siriana, vedova, di 50 anni. Era detenuta in campo profughi dell’isola di Rodi, dove era arrivata quattro giorni prima con i suoi due figli, di 12 e 14 anni. Viene quindi convinta da poliziotti mascherati a salire, nella sera del 26 luglio, su un autobus con altri venti migranti. In teoria per essere trasferita in un’altra isola e poi ad Atene.
I migranti abbandonati in mare aperto
Ma non va così. Una volta caricati tutti i migranti vengono portati in mare aperto. Lì vengono trasferiti su dei gommoni senza timone e senza motore. Poi vengono abbandonati e lasciati alla deriva, al limite delle acque territoriali turche. Alla fine vengono ritrovati e soccorsi dalla guardia costiera turca. L’inchiesta del giornale americano racconta l’orrore dei respingimenti greci, che andrebbero avanti da mesi. Tanto che il Nyt ritiene che siano stati espulsi 1.072 richiedenti asilo da marzo in 31 diverse operazioni, tutte come queste.
La Grecia nega: nessuna attività clandestina
A dimostrare i respingimenti in Grecia ci sarebbero anche dei video e delle foto che sono state scattate al momento del recupero dei naufraghi. Le autorità greche continuano a negare di aver compiuto attività illegali e il portavoce del governo esclude che “le autorità siano impegnate in attività clandestine”. I giornalisti accusano il governo greco, guidato dal conservatore Kyrikiaos Mistotakis, e sottolineano i pessimi rapporti con la Turchia, dove si trovano 3 milioni e 500mila migranti, soprattutto siriani. Le tensioni tra i due Paesi sul tema dei migranti non si attenuano e si è arrivati, negli scorsi mesi, anche a qualche sparatoria alla frontiera greca.
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