In questo incantevole borgo, ogni passo è un’esperienza sensoriale unica. Mentre passeggi tra le stradine pittoresche, l’aria è permeata dal profumo dolce delle fragole.
Grazie al suo incantevole panorama, alla sua posizione geografica privilegiata e al suo clima gradevole, Nemi si conferma come uno dei borghi più rinomati e frequentati dei Castelli Romani. Nel corso del tempo, ha saputo preservare con maestria le sue radici culturali ed enogastronomiche, esprimendole splendidamente attraverso prodotti tipici molto apprezzati e festività annuali che attraggono un sempre crescente numero di appassionati.
In particolare, la Sagra delle Fragole rappresenta un delizioso omaggio al frutto di stagione, di cui Nemi è uno dei principali produttori nella zona. Questo evento affascinante si tiene ogni anno nel mese di giugno e offre non solo l’opportunità di assaporare il prelibato frutto, ma anche di ammirare le donne del borgo indossare gli abiti tradizionali, aggiungendo un tocco di autenticità e fascino all’esperienza.
Cosa vedere nel borgo di Nemi
Il borgo sorge nel cuore verde dei Castelli Romani, a un’altitudine di 520 metri, su uno sperone che si protende verso il lago omonimo. Il centro storico invita a piacevoli passeggiate, soprattutto lungo il suggestivo viale principale che si snoda tra le caratteristiche abitazioni del paese. Qui, si possono scoprire botteghe di artigiani e delizie enogastronomiche. Proseguendo lungo il percorso, si giunge a un altro belvedere con una magnifica vista sul Lago di Nemi, dove già si possono intravedere le imponenti mura del grandioso Palazzo Ruspoli, eretto nel Medioevo su richiesta dei Conti di Tuscolo. Nonostante lavori di restauro effettuati alcuni anni fa, l’interno del palazzo versa ora in uno stato completo di abbandono.
Di fronte al maestoso palazzo, si apre la pittoresca piazzetta del borgo. Il resto del paese si estende in salita, consentendo agli visitatori di esplorare gli stretti vicoli e completare il percorso con una visita alla chiesa parrocchiale di Santa Maria del Pozzo, edificata nel XVI secolo in sostituzione di una cappella preesistente. Poco prima di entrare nel borgo, provenendo da Genzano, si incontra un altro luogo di culto, il Santuario del Santissimo Crocifisso, eretto nel 1637 per volere del Marchese Mario Frangipane.
Altri luoghi da visitare nel borgo di Nemi
Il borgo custodisce altri tesori nascosti. All’ingresso del paese, accanto alla Chiesa del Santissimo Crocifisso, si apre un splendido giardino noto come il “Roseto di Nemi“; da questo luogo incantevole si gode di una vista emozionante sul lago. È un affascinante angolo di relax, delimitato da un lato dalle mura del convento.
Dopo aver percorso la via principale, attraversando la piazza e poco oltre il grande arco sotto Palazzo Ruspoli, si giunge alla rinomata “Terrazza degli Innamorati“. Questa sorta di balconcino offre una prospettiva diversa e più piacevole del lago. Da qui, è possibile scendere lungo un percorso agevole che attraversa fontane e alberi di leccio, conducendo verso un’altra magnifica terrazza adornata con vasi, una fontana, aiuole e un bar. La vista e l’atmosfera del luogo sono davvero superbi. Si tratta di una meta ideale per le coppie, che possono arricchire ulteriormente la loro esperienza gustando gelati artigianali e le celebri coppette di pasta frolla, crema e fragole, un dolce tipico di Nemi.
Nei dintorni di Nemi
I dintorni offrono altrettante attrattive, a cominciare dal Lago di Nemi, il quale, dopo un periodo di declino ambientale, si presenta attualmente in condizioni eccellenti. Lungo le sue rive, si erge l’antico Tempio di Diana Aricina, la cui imponenza si estendeva per ben 45.000 metri quadrati.
Gli scavi archeologici ebbero inizio nel XVII secolo, e molte delle decorazioni del tempio furono trasferite in vari musei europei, mentre una parte è oggi esposta nel Museo delle Navi Romane, situato a poche centinaia di metri dal tempio. All’interno del museo troviamo due imbarcazioni di lunghezza poco inferiore agli 80 metri, risalenti all’epoca romana e commissionate per volontà dell’Imperatore Caligola.