Villa Niscemi, sede di rappresentanza del comune di Palermo, è stata attaccata dai batteri della ‘Legionella’. L’antica Villa del Settecento che si trova sulla Piana dei Colli, a due passi dalla Palazzina Cinese, per almeno tre secoli residenza della famiglia Valguarnera di Niscemi, da oltre tre settimane è chiusa a qualsiasi attività istituzionale, con gli uffici e la tutti gli impiegati trasferiti in fretta e furia, con un ordine di servizio del sindaco Leoluca Orlando, fra Palazzo delle Aquile e Palazzo Galletti, in piazza Marina.
Ne dà notizia oggi il Giornale di Sicilia. La ‘Legionella’ è un genere di batteri ‘gram-negativi’ aerobi, batteri ubiquitari: agenti infettivi noti per essere i responsabili di varianti di polmonite che possono essere molto gravi, con tasso di mortalità variabile tra 10-15% o in forma simil-influenzale, cosiddetta ‘febbre di Pontiac’, a decorso benigno. Si diffonde attraverso le condutture cittadine e gli impianti idrici degli edifici. Il microrganismo e’ veicolato da piccole particelle d’acqua nebulizzate (aerosol) e può essere facilmente inalato attraverso le mucose delle prime vie respiratorie.
Tutto sarebbe cominciato con un impiegato rimasto a casa con febbre, brividi, dolori muscolari e peso al torace. Sembrava un’influenza o il Covid, che per adesso è la patologia più semplice da associare a queste forme di malessere. Il tampone negativo ha escluso il virus, ma accertamenti più approfonditi in ospedale hanno fatto emergere la legionellosi.
Le autorità sanitarie hanno chiuso tutto scoprendo che i batteri si sono annidati nel pozzo che alimenta le conduttore idriche, che sono state sanificate assieme agli ambienti, ai canali dei locali di servizio ma i risultati delle analisi condotte danno ancora esito negativo, quindi l’emergenza non è ancora cessata. I batteri resistono ancora. In settimana sono in programma nuove analisi.