Appena il 14% degli studenti consegue la laurea di I livello dopo quattro anni dall’immatricolazione. È questo uno dei dati rilevati dall’Istat nell’indagine dedicata ai percorsi di studio e dei lavori diplomati, pubblicata ieri sul sito ufficiale dell’Istituto. La ricerca, che fa riferimento al 2011, riguarda i diplomati del 2007 ed analizza le scelte successive alla conclusione degli studi superiori.
In primo luogo, è stato evinto che il 45,7% dei diplomati che hanno conseguito il titolo cinque anni fa è risultato occupato; di questi, otto su dieci svolgono un lavoro di tipo continuativo, cioè un lavoro svolto con cadenza regolare, anche se di durata prefissata (a termine); il 16,2% è in cerca di lavoro e il 33,7% è impegnato esclusivamente negli studi.
Rispetto alla precedente edizione dell’indagine – avvenuta nel 2004 – la quota degli occupati si è ridotta di circa 5 punti percentuali.
Altro dato interessante racconta che poco più del 9% è uno studente lavoratore, il 6,8% lavora e, al contempo, cerca una nuova occupazione; il 7,2% studia e cerca lavoro; poco meno del 2%, oltre a lavorare, è impegnato a studiare e cercare un nuovo lavoro. Quattro anni dopo il diploma poco più del 4% non studia e non lavora.
Continuano gli studi soprattutto chi ha frequentato un liceo (quasi il 94%), mentre chi proviene dai percorsi più professionalizzanti si orienta verso il mercato del lavoro (l’87,8% tra chi ha studiato in un istituto professionale e il 74,1% di chi proviene da un istituto tecnico).
Per quanto riguarda il rapporto tra i giovani diplomati e l’università, quasi il 64% dei “maturi” del 2007 si è iscritto all’università e soltanto il 2,5% ha scelto un percorso di studi superiori non universitari. Le donne, a tal proposito, mostrano una maggiore propensione a proseguire gli studi: le diplomate che s’iscrivono all’università sono quasi il 70%, a fronte del 57% dei diplomati maschi.
Infine, c’è da sottolineare che a quattro anni dal titolo, l’82,3% dei diplomati vive per lo più ancora nella casa dei genitori. Solo il 5,5% vive da solo, poco meno del 5% ha formato una nuova famiglia e il 6% convive con amici.