Smbrerebbe una prospettiva avvenieristica ma oggi è la relta. Sono rrivati anche in Italia i cani anticovid che fiutano il virus
Questi cani sono addestrati per fiutare la presenza di persone affette da coronavirus. Si tratta di cani molecolari, e il principio utilizzato è lo stesso di quello che permette ad alcuni di loro di scovare droghe ed esplosivi.
I cani anti Covid sono stati addestrati per riconoscere l’infezione da coronavirus ancor prima che si manifestino i sintomi. Fiutando il sudore e le secrezioni corporee delle persone, pare che riescano ad avere risultati più accurati dei tamponi.
Il “miracolo” avverrebbe grazie al potente olfatto di cui sono dotati i cani. Talmente potente che riesce a percepire variazioni ai parametri di salute dell’essere umano.
Questo super olfatto nei migliori amici dell’uomo è dovuto al fatto che hanno centinaia di milioni di recettori, più di 60 volte quelli che possiede un essere umano. Ultimamente si sono addestrati dei cani che con notevole accuratezza, facilitano la diagnosi di alcune malattie.
La prima sperimentazione di questo particolare tipo di addestramento è avvenuta in Finlandia. Adesso stanno per prendere servizio anche nel nostro paese. i cani anti Covid stanno per iniziare il proprio servizio anche in Italia.
La prima regione a sperimentarli è l’Alto Adige. Sono già attivi in una scuola superiore dove, negli spazi comuni, cercano di fiutare gli indumenti degli studenti.
In caso di sospetta positività al virus gli alunni vengono subito sottoposti al tampone. Durante i primi giorni di servizio i cani hanno segnalato alcuni casi sospetti, che in seguito a tampone si sono rivelati negativi.
All’aeroporto di Cuneo Levaldigi inizieranno nelle prossime settimane a prestare servizio questi speciali cani anti Covid. Si è scelto di farli operare negli aeroporti in modo da rendere sicuri gli spostamenti per contenere la diffusine del virus.
Ora dobbiamo attendere di vedere gli effettivi risultati, sperando che i cani anti Covid possano essere una delle soluzioni utili al contenimento della pandemia.
Ci auguriamo che la sperimentazione possa confermare queste potenti doti olfattive dei nostri amici a quattro zampe che, anche stavolta, potrebbero rivelarsi un valido aiuto per l’uomo.