2 Aprile 2025

Job’s Student Unipa, donati due pc all’Istituto minorile Malaspina

Due pc ricavati dallo smantellamento di 30 carcasse di computer ormai dismessi dall’Università. Un’operazione di riuso sociale che si chiama Job’s student Unipa e che è destinata a continuare.

L’idea nasce dal rettore Roberto Lagalla di utilizzare il materiale informatico non più in uso presso gli uffici dell’Ateneo che potrebbe essere riassemblato e quindi riutilizzato.

Gli studenti di Ingegneria Informatica, guidati dal professore Rosario Sorbello li hanno smontati pezzo per pezzo e ricavato gli elementi ancora utilizzabili per assemblare al termine del lavoro certosino due computer perfettamente funzionanti dotati di sistema operativo.


I pc sono stati dati in dono al direttore dell’Istituto penale per i minorenni Malaspina, Michelangelo Capitano, che nei suoi ringraziamenti ha spiegato la destinazione d’uso delle due macchine: «li utilizzeremo per informatizzare la biblioteca dell’Istituto penale, che contiene due mila volumi e che contiamo presto di rendere fruibile anche all’esterno».

Si tratta solo di un primo passo di un importante progetto pilota di riconversione dei vecchi computer da destinare a fini sociali.

Secondo Rosario Sorbello «questa prima esperienza ci spinge a far sì che materiali in disuso vengano fuori dagli armadi degli uffici perché possano esser riutilizzati, liberando spazi e permettendo il riuso a fini sociali».

Lo stesso Sorbello ha raccolto l’invito della professoressa Mari D’Agostino, direttrice della Scuola di lingua italiana per stranieri Itastra, e della loro esigenza di fornire dei pc ai minori stranieri che seguono i corsi per l’apprendimento della lingua italiana.

«Nostra intenzione – ha detto il rettore Roberto Lagalla – è condividere il progetto con altri enti pubblici che potranno recuperare beni informatici e consentire alle scuole, a enti no profit, a istituti di recupero come il Malaspina il riutilizzo dei beni per fini sociali».