Ormai da qualche anno Fabio Grosso ha intrapreso la carriera di allenatore e attualmente si trova sulla panchina del Frosinone, club che lotta per la promozione in Serie A; ma non sarà facile visto che regna l’equilibrio e anche i siti di betting come https://www.scommesse24.net/ non hanno ancora scelto quali sono le squadre favorite.
Il campionato è molto equilibrato con le posizioni di testa che mutano giornata dopo giornata modificando continuamente la classifica a vantaggio dello spettacolo.
Gli inizi da trequartista
Tutti conosciamo Fabio Grosso nel ruolo di terzino sinistro, ma all’inizio della sua carriera giocava trequartista dietro le punte prima nel Renato Curi, club dove dal settore giovanile passa alla prima squadra, poi nel Chieti in Serie C2.
Quando nel 2001 passa al Perugia, trova sulla panchina degli umbri il mister Serse Cosmi che si accorge delle sue abilità di cross e decide di arretrarlo in difesa, schierandolo come esterno basso.
Gioca con continuità in Serie A e nel 2003 vince anche la Coppa Intertoto, primo e unico successo con i club in ambito internazionale.
Dopo 3 anni passa al Palermo, nel Gennaio 2004, scendendo in Serie B per aiutare i rosanero a conquistare la promozione nella massima serie.
L’obiettivo viene raggiunto subito e così il giocatore classe 77 torna a dimostrare tutto il suo talento nella massima serie.
Da neopromossi i rosanero si salvano e addirittura la stagione successiva ottengono una storica qualificazione europea, in Coppa Uefa. Grosso si dimostra in questi anni uno dei migliori terzini del campionato e così, nell’estate del 2006, viene convocato dal ct degli azzurri Marcello Lippi per il Mondiale in Germania.
Notti magiche
Inserito nel gruppo dei 23 non parte tra i titolari, ma riesce conquistarsi il posto attraverso le prestazioni guadagnando una maglia nell 11 iniziale durante la terza sfida del girone con la Repubblica Ceca. L’Italia passa come testa di serie e il sorteggio dice ottavi di finale con l’Australia. Sulla carta siamo i favoriti, ma la partita è scorbutica e difficile da sbloccare, anzi Materazzi si fa espellere al minuto 50 costringendo i suoi compagni a giocare il resto della gara in inferiorità numerica.
Quando ormai non ci sembra essere altra soluzione che i supplementari per sbloccare il punteggio ormai fermo sullo 0a 0, il terzino entra nell’area avversaria e viene abbattuto. L’arbitro, senza pensarci fischia il rigore. Totti si presenta sul pallone.. ed è gol. L’italia raggiunge i quarti, nei quali sconfiggerà agevolmente l’Ucraina con il punteggio di 3 a 0.
Grosso diventa fondamentale anche in semifinale contro i padroni di casa della Germania, quando al 119 riesce a segnare il gol dell 1 a 0 prima che Del Piero ci porti a Berlino con la seconda rete della partita.
In finale è ancora l’uomo della provvidenza, infatti con freddezza e coraggio segna l’ultimo rigore colorando di azzurro la notte del 9 luglio.
Il post Mondiale
Dopo l’esperienza con la nazionale Grosso viene acquistato dall’Inter, club con il quale farà il debutto in Champions League e vincerà il suo primo Scudetto, ma l’esperienza nel nuovo contesto è abbastanza deludente dato che non viene impiegato con continuità. Dopo solo una stagione viene ceduto in Francia, all’Olympique Lione. In Francia torna a giocare a buoni livelli togliendosi delle soddisfazioni sia personali che di squadra, come la vittoria dello scudetto.
Nel 2009 ritorna in Italia questa volta alla Juventus rimanendo in bianconero per tre anni prima di appendere gli scarpini al chiodo nel 2012.
La carriera dall’allenatore
Grosso, come molti altri suoi compagni di squadra con la quale ha vinto il Mondiale, ha scelto di proseguire la carriera nel calcio diventando allenatore. Nel corso degli anni si è seduto sulle panchine della Juventus primavera, Bari, Verona, Brescia ( breve parentesi di sole tre partite in Serie A al posto dell’esonerato Corini), Sion (esonerato con la squadra in fondo alla classifica) prima di arrivare a Frosinone.Dopo aver salvato i gialloblu è rimasto e quest’anno ha la possibilità di agganciare il treno playoff per sognare fino alla fine una promozione in Serie A