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“La danza in carrozzina”, Giovannella si laurea: l’impegno contro i limiti che non esistono


Giovannella Porzio, 24 anni, si laurea con ciò che più le piace fare: ballare a suon di musica. La passione della studentessa torinese le è valsa, a dicembre, il riconoscimento della medaglia al merito, onorificenza con cui il Presidente della Repubblica l’ha nominata Cavaliere al merito della Repubblica Italiana

La sua tesi in antropologia culturale ha molto di autobiografico “sulle punte e sulle ruote: la danza in carrozzina contro ogni barriera e per una cultura della disabilità”. Giovannella, affetta dalla malattia rara Charcot-Marie-Tooth, balla sulle ruote della sua carrozzina da sei anni con l’associazione Ballo Anch’io. Al momento la compagnia conta tre ballerine in carrozzina e altrettante “in piedi”, come dice lei.


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Giovannella si laurea: l’impegno contro le barriere fisiche

“Io ho le ruote, loro i piedi – dice – balliamo insieme perché apparteniamo allo stesso mondo. Ed è quello il messaggio che ho voluto far emergere con la mia tesi: bisogna creare una cultura della disabilità che non crei gruppi o sottogruppi che non tenga separati i disabili da tutti gli altri. La disabilità è solo un modo diverso di fare le cose, come la danza in carrozzina è solo un altro modo di danzare”.

Il  presidente Mattarella, a dicembre, aveva definito il suo lavoro con la danza un “impegno appassionato per abbattere le barriere fisiche e mentali”. Giovannella si è data questo obiettivo anche nel suo percorso di studi all’Università di Torino. Proprio lì ha frequentato il corso di Lingue e Culture per il turismo

La giovane torinese ha voluto dedicare la sua tesi a Marilena Goria, una delle sue insegnanti di danza, mancata qualche anno fa.  “Ho iniziato a ballare sei anni fa. Tutto sommato sono ancora una ballerina giovane anche se l’amore per la danza è stato un colpo di fulmine e da quando ho iniziato non ho mai smesso. Ora sogno di aprire una scuola tutta mia”. Quando ricevette la medaglia al merito stava ancora scrivendo la sua tesi e la laurea era il suo primo obiettivo. “Non mi sembra vero di esserci arrivata – dice -. Ora penso ad un master in management marketing”.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”