Home

La dedica dell’infermiera Alessia Bonari a Sanremo: “Io per tutti i miei colleghi” (VIDEO)


A Sanremo arriva l’infermiera Alessia Bonari. Lo scorso anno, anche con la sua incredulità, la foto della giovane infermiera di 24 anni diventa virale durante il primo lockdown. Il suo volto nei primi giorni di lotta, come poi lo sarà da qui ad un anno, al virus è segnato da una mascherina che le fa arrosire tutto il viso. 

Alessia Bonari posta la foto con i segni della mascherina, ormai un simbolo, il 9 marzo. All’inizio a condividere la sua foto sono la sorella e qualche amico stretto. Poi inizia il viaggio sui profili di tutti. A suon di like e condivisioni. “Neanche io me lo immaginavo”, ha detto durante la prima serata del Festival di Sanremo, ieri sera 2 marzo, accanto ad Amadeus.

Il racconto dell’infermiera Alessia Bonari

Il messaggio è chiaro e forte: gli infermieri, i medici, gli OSS e tutti i lavoratori del mondo sanitario hanno fatto un duro lavoro che non può essere vanificato.

A soli 24 anni la giovane è una delle infermiere più promettenti nel suo ospedale milanese. Alessia Bonari, in onore di tutta la sua categoria, è stata anche invitata alla mostra del cinema di Venezia la scorsa estate.

A Sanremo la giovane, invece, ha portato le sue battaglie da infermiera. “La situazione è sempre la stessa. Ci tengo a mandare il messaggio che non bisogna abbassare la guardia. Sicuramente ce la faremo”. Così racconta Alessia davanti ad Amadeus e una vasta platea, che l’ha applaudita virtualmente.

A fare i complimenti all’infermiera Alessia Bonari anche il Ministro della Salute Roberto Speranza attraverso un tweet. “Grazie Amadeus e grazie Alessia. Il virus si può battere solo con l’impegno di tutti”. Sono queste le parole del Ministro italiano sia nel Governo Draghi sia nell’ex Governo Conte II.

Clicca qui per vedere il video


Pensi di essere intelligente? Prova il “quiz di Einstein” con cui molte aziende assumono


Condividi

Post correlati

A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”