In collegamento con lo studio di “Non è l’Arena”, sul comportamento di Aifa sulla gestione della vaccinazione in generale e su AstraZeneca in particolare, commenta la dottoressa Maria Rita Gismondo, dirigente del Sacco di Milano: “Trattandosi di vaccini ancora in via di sperimentazione per alcuni loro aspetti, può accadere che si cambi rotta perché arrivano effetti collaterali che ne devono far modificare l’utilizzo. Però è assolutamente incredibile che non siano stati comunicati degli effetti collaterali nella rete di sorveglianza europea, fra le varie agenzie”.
Quello che lascia senza parole è che, spiega la Gismondo, “gli effetti collaterali avuti con Pfizer superano quelli di AstraZeneca. Ma non se ne parla. Io confido nella buonafede e voglio sperare che le decisioni siano state prese in maniera affrettata per via dell’emotività e che l’Aifa si sia trovata a un bivio: o bloccare la somministrazione del vaccino AstraZeneca – dando ai cittadini la certezza che si sta attenti a qualsiasi segnale – o andare avanti e non distruggere la fiducia in questo vaccino, cosa che però in parte è avvenuta. Ci sono molte verità che devono essere approfondite”. Ma intanto, come ricorda Massimo Giletti, tante persone hanno perso la vita perché non hanno fatto in tempo a fare il vaccino.
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