Riceviamo e pubblichiamo:
Questa mattina la cittadella universitaria di Palermo è stata investita dalla marcia delle studentesse delle associazioni UDU – R. U. M, che hanno percorso l’intero Viale delle Scienze.
A contrassegnare la lunga passeggiata delle studentesse, centinaia di palloncini rossi legati ai polsi di ciascuna di loro, che hanno colorato l’intero viale, coinvolgendo gli studenti di tutte le facoltà. La marcia ha preso il via dal plesso della Facoltà di Ingegneria dove le studentesse si sono date appuntamento alle ore 9 di questa mattina.
L’iniziativa, già prevista nel calendario delle attività congiunte delle associazioni R.U.M. e UDU si è svolta, tra l’altro, in seguito alla revoca dell’autorizzazione per gli studenti dell’utilizzo dell’atrio di Giurisprudenza, per la realizzazione di un ciclo di seminari dal titolo Videoclub Sicilia 2013 “Storie di donne di diritto e di rovescio” previsto per i giorni 15, 16 e 17 maggio.
Il progetto VideoClub annullato dalla mancata autorizzazione si prefiggeva l’obiettivo di affrontare il tema della discriminazione delle donne, storicamente giustificata in ragione della presupposta fragilità della soggettività femminile.
Si tratta di un’ attività culturale che l’associazione Contrariamente R.U.M. promuove ed organizza da più di sei anni proprio nell’atrio della Facoltà con grande partecipazione da parte degli studenti. Quest’anno non si capisce bene il motivo per il quale il Preside si sia convinto che il suddetto evento si fosse trasformato in una festa nonostante il Consiglio di Facoltà tenutosi l’8 Maggio 2013 avesse deliberato favorevolmente per l’attribuzione dei 3 crediti formativi previsti per i partecipanti al seminario.
La questione diventa paradossale se si pensa che la revoca di tutte le autorizzazioni, indipendentemente dal tema trattato,è intercorsa in seguito all’ indiscriminato utilizzo di spazi accademici per feste d’ateneo da parte di soggetti, che visti gli ultimi avvenimenti poco meritano, a furor di popolo, di essere considerati degni di qualsiasi concessione da parte dell’Università.
Le ragazze di R.U.M. e UDU hanno voluto in questa occasione dimostrare la loro indignazione per la mancata realizzazione di un’ attività culturale di questo rilievo realizzata inoltre, in collaborazione con gli studenti dell’Accademia delle Belle Arti.
Riteniamo piuttosto di dover sottolineare che la Facoltà non è di proprietà di nessuno, ma che al contrario sia un bene di tutti gli studenti che pagando le tasse universitarie acquisiscono pieno diritto per l’utilizzo di ogni spazio di questo Ateneo.
La marcia al femminile è stata manifesto del dato che vede candidate ben tre donne nelle file delle associazioni R.U.M. e UDU; si tratta di candidature costruite nel tempo con lavoro e passione e non espresse esclusivamente per rispettare il Bando Elettorale che prevede quote di candidature di genere.
Foto da Facebook