“Memories”, dei Maroon 5, si attesta come la migliore musica da ascoltare mentre si lavora o si studia. Al contrario, “Beggin”, nella versione dei Måneskin, è il brano che durante l’esperimento ha fatto registrare i risultati peggiori.
Ascoltare la musica può rivelarsi un buon modo per accompagnare la concentrazione sul lavoro, mentre si studia o per portare a termine altre incombenze quotidiane. Vero, ma non sempre.
Soprattutto perché non tutti i brani sono indicati per aumentare l’efficienza e la produttività. A dimostrarlo è lo studio condotto da Business Name Generator, che ha individuato a quali canzoni corrisponde il miglior e il peggior risultato in termini di concentrazione.
Memories dei Maroon 5 è la canzone migliore da ascoltare mentre si studia
I partecipanti dell’esperimento sono stati invitati a portare a compimento un incarico scritto, ascoltando alcune canzoni come sottofondo musicale. Alla fine dell’incarico, sono stati quindi valutati in base a tre parametri: numero di parole prodotte al minuto, percentuale di precisione e tempo impiegato. Curiosi di sapere i risultati?
Ascoltare musica si è dimostrato un ottimo metodo per trovare concentrazione durante il lavoro, nello studio o nel completamento delle attività quotidiane. Tuttavia, a volte, il rischio è quello di lasciarsi trasportare dalle note e immergersi nell’atmosfera di un’armonia, perdendo di vista il compito che si sta portando a termine.
Il brano “Memories” dei Maroon 5 è risultato essere la canzone migliore da ascoltare mentre si lavora. Con un totale di 91 battute al minuto, ha dimostrato di contribuire significativamente e positivamente al completamento degli incarichi lavorativi, ottenendo il punteggio medio di precisione più alto (96%) e il risultato migliore della classifica con una media di 67 parole al minuto e un tempo di 3 minuti e 47 secondi per portare a termine l’incarico.
In seconda posizione segue “Before You Go” di Lewis Capaldi, con una media di 4 minuti e 8 secondi come tempo di completamento e un tasso di precisione del 97%. Il brano di Ed Sheeran, “Bad Habits”, si posiziona invece al terzo posto, con 126 battute al minuto, un tempo medio di 3 minuti e 55 secondi per completare l’incarico e una produzione media di 64 parole.
Qui di seguito la classifica delle prime dieci canzoni:
- 1. Memories, Maroon 5
- 2. Before You Go, Lewis Capaldi
- 3. Bad Habits, Ed Sheeran
- 4. Let Her Go, Passenger
- 5. Ghost, Justin Bieber
- 6. Giovani Wannabe, Pinguini Tattici Nucleari
- 7.Shivers, Ed Sheeran
- 8. Don’t Start Now, Dua Lipa
- 9. Sunshine, OneRepublic
- 10. Take You Dancing, Jason Derulo
Non tutte le canzoni vanno bene per la produttività
Ma, come detto, non tutti i brani sono indicati per mantenere al massimo la concentrazione. Il primato in negativo va a “Beggin”, dei Måneskin, che è risultata essere la canzone che distrae di più durante il lavoro. Con un totale di 134 battute al minuto, ha ostacolato notevolmente gli incarichi lavorativi, registrando il risultato più basso con appena 46 parole al minuto, impiegando in media oltre 5 minuti (5:28) per completare l’incarico e ottenendo un tasso di precisione del 95%.
Segue “The Business” di Tiësto, la quale si classifica al secondo posto tra le canzoni che possono disturbare il lavoro, con 120 battute al minuto. Svolgere l’incarico ascoltando questa canzone ha richiesto ai partecipanti circa 5 minuti e ha registrato uno dei punteggi di precisione più bassi, attestandosi al 94%. Al terzo posto la struggente “Someone You Loved” di Lewis Capaldi, con 110 battute al minuto. La natura commovente della canzone sembra aver infiacchito i partecipanti, che hanno impiegato in media 5 minuti e 11 secondi per completare l’incarico.
Ma è anche vero che c’è lavoro e lavoro. Sebbene alcune canzoni possano essere poco adatte da ascoltare per mantenere la concentrazione, possono risultare perfette in altri contesti, come l’allenamento mattutino, i momenti di relax a fine giornata o le incombenze quotidiane.
La musica rende davvero più produttivi?
Ultimo passaggio dell’esperimento, a opera di Business Name Generator, è stato quello di una valutazione, per così dire, più generale. Oltre ad analizzare gli effetti sulla produttività delle canzoni più popolari, sono stati esaminati anche gli effetti dei brani più gettonati nella categoria “Focus” su Spotify.
I risultati dell’esperimento hanno rivelato che i partecipanti hanno completato l’incarico in media in 4 minuti e 29 secondi, producendo 57 parole al minuto con un tasso di precisione del 96%. A confronto, chi ha completato l’incarico senza musica in sottofondo, ha impiegato 22 secondi in più per completare l’incarico, scrivendo più lentamente, con una media di 53 parole al minuto e un tasso di precisione del 96%.
Dunque, questi dati sembrano proprio indicare che la musica, soprattutto quella nella categoria “Focus” su Spotify, può avere effettivamente un impatto positivo sulla produttività e sulla concentrazione durante il lavoro, aiutando i partecipanti a completare gli incarichi in modo più rapido e preciso.