Un borgo siciliano, situato in provincia di Enna, entra a far parte dei ” Borghi più belli d’Italia”, ecco dove si trova.
In un viaggio che attraversa l’intera penisola, l’associazione “I Borghi più belli d’Italia” ha riconosciuto sette piccoli gioielli per la loro straordinaria bellezza architettonica e storica.
Agira, nuovo borgo tra i “Borghi più belli d’Italia”
Piccolo borgo siciliano situato in provincia di Enna, Agira situata sulle rovine di una fiorente città greca, questo borgo si erge maestoso sulla media valle del fiume Salso, guardando con imponenza il vicino lago Pozzillo dall’alto del monte Teja. Secondo la leggenda, è considerato uno dei più antichi insediamenti di tutta l’isola, fondato addirittura prima della leggendaria guerra di Troia. Persino illustri personaggi come Cicerone e Tolomeo hanno menzionato questa antica località nelle loro opere. Il suo centro storico è un vero scrigno di tesori da scoprire, iniziando dai numerosi edifici sacri.
Cosa vedere nel borgo di Agira
Tra le più antiche parrocchie di questo borgo, spicca la Chiesa di Santa Maria Maggiore come la più antica (in questo contesto). Al suo fianco si erge la Chiesa del Santissimo Salvatore, posta in ombra dal Castello che domina il monte sopra l’insediamento.
Questa chiesa, sebbene impropria nel senso che non è una sinagoga, conserva un prezioso tesoro: l’Aron più antico d’Europa, un magnifico mobile sacro simbolo della religione ebraica. Il castello menzionato in precedenza è stato presente in questa posizione fin dai tempi antecedenti all’arrivo dei Greci.
Il cuore pulsante di Agira è la Chiesa di San Pietro, eretta nel 1584 ma ricostruita nel XX secolo a causa dei danni subiti durante i due conflitti mondiali. Il suo contenitore può essere cambiato, ma il contenuto continua a sorprendere per la sua originalità, con un ricco patrimonio artistico che vanta una Vergine con Bambino, un sontuoso trittico raffigurante la Madonna col Bambino, l’Annunciazione e la Natività, e un gruppo pittorico accompagnato da un simulacro in legno di San Pietro risalente al Seicento.
La Chiesa di Sant’Antonio Abate ha subito diverse modifiche nel corso del tempo, ma presenta un soffitto a cassettoni sinuoso con rosoni realizzati in carta pesta, che nasconde un soffitto a capriate. Al suo interno, spicca un dipinto del Quattrocento raffigurante l’Arcangelo Gabriele.
Infine, la Chiesa di Sant’Antonio da Padova attira l’attenzione soprattutto per il suo campanile, che sembra completare l’estetica della facciata in un equilibrio tra i secoli Cinquecento e Settecento, con elementi di entrambi i periodi.
Castello di Agira
Posto sulla cima del monte Teja, il Castello Saraceno di Agira, situato nella provincia di Enna, è uno dei principali emblemi della città, di cui oggi sopravvivono maestosi resti.
Questo edificio vantava una posizione strategica a circa 820 metri sul livello del mare, che un tempo lo rendeva una postazione essenziale per il controllo e la difesa del territorio circostante.
La fortezza è suddivisa in due sezioni caratterizzate da torri, alcune delle quali sono soprvissute parzialmente all’usura del tempo, con mura di notevole spessore.
Sulla sommità del castello medievale si ergono i resti di una chiesetta recentemente restaurata, la quale, secondo la tradizione locale, sostituisce quella costruita da San Filippo in onore di San Pietro.
Nella parte centrale del castello di Agira si trova anche un ambiente sotterraneo di forma quadrangolare, coperto da una volta ogivale, che originariamente comunicava con l’interno del castello e presumibilmente si estendeva fino alla valle.
Abbazia di San Filippo
Fondato al di fuori dell’abitato, ai piedi del monte di Agira, presumibilmente su antiche rovine di un tempio pagano, tra il VII e l’VIII secolo, questo luogo di culto fu consacrato a San Filippo. San Filippo, di origine orientale (forse siriaca) e di formazione culturale bizantina, era un presbitero apostolico noto per la sua capacità di perseguitare i demoni e compiere miracoli taumaturgici.
Nel 1924 l’abbazia Sancta Maria de Latina in Jerusalem alias Sanctus Philippus de Argirione ottenne il titolo di parrocchia/santuario di San Filippo d’Agira ereditando il ricco archivio storico della Latina che va dal XII fino al XIX secolo.