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La Rai ricorda la tragedia di Alfredino: l’evento che rivoluzionò il modo di raccontare la cronaca


Sono passati 40 anni da quel 13 giugno del 1981. Una data che ricorda una tragedia, quella di Alfredino Rampi. Una storia che cambiò radicalmente il modo di raccontare la cronaca.

Alfredino Rampi era solo un bambino e cadde in un pozzo artesiano profondo 80 metri e largo solo 30 centimetri. Accadde nei pressi di Frascati, nelle campagne di Vermicino. Per tre giorni 21 milioni di italiani hanno seguito in diretta Rai a reti unificate, i tentativi di recupero del bambino. Le speranze di tutti si spensero insieme al piccolo Alfredino che non ce la fece, e morì.

Anche il presidente della Repubblica di allora, Sandro Pertini, si era recato sul luogo nella speranza di poter rivedere, come milioni di italiani, il bimbo uscire vivo da quel buco maledetto.

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A quarant’anni dal tragico epilogo di una vicenda che rese evidente l’impotenza dei soccorsi, nonostante i mezzi tecnici e il grande cuore dei volontari, la Rai propone una serie di iniziative editoriali a partire dall’informazione che ne fu protagonista e testimone.

Le iniziative Rai per ricordare Alfredino

Oggi, giovedì 10 giugno Tg2 Italia ha dedicato ad Alfredino Rampi l’intera puntata con ospiti e testimoni. Tra di essi Piero Badaloni (che fu il conduttore della diretta quarant’anni fa) e Massimi Lugli, cronista de La Repubblica in collegamento da Vermicino.

Anche la Tgr Lazio (su Rai3) si darà spazio alla ricorrenza con servizi in Buongiorno Regione. Ma anche nelle edizioni del Telegiornale delle 14 e delle 19.30. Su Radio1 alle 17 “Il mix delle 5” con Giovanni Minoli ricorderà l’anniversario. Anche “Tra poco in edicola”, dalle 23.30, con Stefano Mensurati che ripercorrerà quel tragico giorno. Tutte le Testate dedicheranno copertura informativa all’anniversario nelle edizioni dei rispettivi telegiornali e giornali radio. RaiNews24 curerà, venerdì 11 giugno alle 9, uno Speciale condotto da Eva Giovannini, ospite in studio Piero Badaloni con Laura Tangherlini inviata a Vermicino e la ricostruzione di quelle drammatiche ore realizzata da Angela Caponnetto. Sempre venerdì 11 giugno, su Rai1, sarà “La Vita in Diretta”, in onda dalle 17.05, a dedicare uno spazio di approfondimento all’anniversario della tragedia.

Domenica 13 giugno il primo appuntamento sarà con Rai Storia (canale 54) con “Il giorno e la storia” a partire dalle 5.30 (in replica alle 8.30, 11.30, 14 e alle 20) per ripercorrere il momento in cui ogni speranza cadde: Alfredino Rampi morì dopo una lunga agonia e a nulla servirono i tentativi di Angelo Licheri che si fece calare nel pozzo e tentò, per tre volte, di imbracare il piccolo per trarlo in salvo. Sarà poi la volta di “Uno Mattina in Famiglia”, su Rai1 (dalle 6.30) che proporrà un ricordo di quel giorno. Su Rai3, in prima serata (alle 20.10) andrà in onda “Frontiere Speciale – Vermicino” con ospiti, testimonianze e materiali inediti per ricordare e riflettere sul ruolo della Protezione Civile e sui delicati compiti – e limiti – dell’informazione, in occasione di eventi drammatici e improvvisi.

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Da 13 anni laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ha deciso di fermarsi nella sua terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ha fondato una sua agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. E’ appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ha un debole per le giuste cause e per i Mulini a vento. Il suo sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione. Da 13 anni sono laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ho deciso di fermarmi nella mia terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ho fondato una mia agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. Sono appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ho un debole per le giuste cause e per i mulini a vento. Il mio sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione.