La Russia “ha iniziato la produzione” del vaccino contro il Covid-19 sviluppato dall’Istituto statale Gamaleya. Lo ha annunciato il servizio stampa del ministero della Salute.
La Russia, l’11 agosto, è stata la prima al mondo a registrare un vaccino, chiamandolo Sputnik V, come il primo satellite artificiale lanciato nello Spazio dall’Urss.
Vaccino Russo: L’annuncio di Putin
Il presidente russo, Vladimir Putin ha fatto l’annuncio bruciando gli altri ‘rivali’ internazionali sul tempo, ma sollevando anche i dubbi della comunità scientifica sull’efficacia e la sicurezza del prodotto.
Per rassicurare sulla totale fiducia nella sua efficacia, il capo di Stato ha comunicato che ad una delle sue figlie è stata somministrata una dose.
Il farmaco è stato sviluppato dall’Istituto nazionale di ricerca per l’epidemiologia e la microbiologia intitolato Gamaleya del ministero della salute e ha superato i trial clinici a giugno-luglio.
Kirill Dmitriev, capo del Fondo russo per gli investimenti diretti che ha finanziato la ricerca ha affermato che la Federazione russa ha gia’ ricevuto richieste da 20 Paesi per la fornitura di 1 miliardo di dosi di vaccino.
Vaccino russo: il parere di esperti e ricercatori
Avventata, sconsiderata e basata su pochi dati: così esperti e ricercatori di tutto il mondo, intervistati dalla rivista Nature, valutano la registrazione del vaccino russo anti-Covid, annunciata dal premier Vladimir Putin.
Preoccupa soprattutto la sicurezza poiché non c’è stata una sperimentazione su larga scala. Per Francois Balloux, dello University College di Londra, “è una decisione avventata e incosciente.
Fare vaccinazioni di massa con un vaccino non testato adeguatamente non è etico”, mentre per Svetlana Zavidova, capo dell’Associazione delle organizzazioni per gli studi clinici in Russia, è “ridicolo dare l’autorizzazione sulla base di questi dati”.
La fase 3 di sperimentazione del vaccino russo anti-Covid su un numero più vasto di volontari dovrebbe partire oggi: saranno coinvolte 2000 persone tra Russia, Emirati Arabi, Arabia Saudita, Brasile e Messico, e la produzione di massa del vaccino dovrebbe iniziare a settembre.
Lo riporta il sito della rivista Science, citando il sito russo dedicato al vaccino. Secondo il certificato di registrazione del vaccino, sarà dato su larga scala non prima del 1 gennaio 2021, presumibilmente dopo il completamento della sperimentazione.
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