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La Sicilia brucia, domenica di incendi in tutte le province: Musumeci chiede aiuto a Roma


È ancora emergenza incendi in Sicilia. Una riunione urgente della Unità di crisi nazionale della Protezione civile e l’impiego dei soldati dell’Esercito nelle aree rurali. È la richiesta urgente che il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha avanzato a Roma per far fronte alla difficile situazione creatasi nell’Isola in questi giorni, su due diversi fronti: la incessante caduta di cenere vulcanica sui centri etnei e i numerosi incendi, quasi tutti di origine dolosa, sviluppatisi in modo particolare nella Sicilia orientale.

Le fiamme, favorite dal vento e dall’alta temperatura, interessano soprattutto le province di Enna, nel Troinese, Siracusa e Ragusa; impegnati tre canadair statali, gli otto elicotteri della Regione e tutti i reparti a terra dei vigili del fuoco, dell’Antincendio regionale e del volontariato di Protezione civile. Domani lunedì, alle 11, al PalaRegione di Catania il presidente Musumeci incontrerà i sindaci del versante etneo per concordare assieme alcune iniziative per attenuare i disagi determinati dalla caduta di cenere, che mette a dura prova la qualità di vita degli abitanti di alcune decine di Comuni e pregiudica parte della produzione agricola.

“Abbiamo deliberato la richiesta dello stato di calamità – afferma Musumeci – ma temo che a Roma non abbiano ancora compreso la gravità della situazione. Quanti agli incendi, abbiamo impegnato tutti i nostri uomini e mezzi. Ma da soli, di fronte alla tracotanza dei piromani, possiamo fare ben poco. Ci vorrebbe la galera a vita per questi delinquenti”.


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Le fiamme sono divampate anche lungo l’autostrada A29 tra Balestrate e Partinico. Gli incendi sono divampati nella zona di Madonna del Ponte, minacciando anche la chiesa, in contrada Passarello, a Montelepre, a Camporeale, Grisì e Valguarnera.  Inoltre, un incendio è divampato a Bagheria dove a prendere fuoco è stato un cumulo di rifiuti abbandonato tra via Dolce Impoverile e via del Fonditore. Il rogo ha bruciato sterpaglie, copertoni e cumuli di spazzatura.

Vasto incendio anche tra Monte Sparagio e Castello di Badia, nei pressi di Castellammare del Golfo. Sul posto sono giunti un Falco3, un elicottero in dotazione alla Forestale per dare manforte soprattutto nelle zone impervie agli uomini che stanno operando a terra. Ad aiutare anche due squadre di associazione di protezione civile con due mezzi adatti allo spegnimento e un’autobotte del comune per rifornire di acqua. Spento un incendio che aveva minacciato un campo di grano e stava per propagarsi nelle aree limitrofe.

Un violento rogo tra contrada Spalla e contrada Targia, si è sviluppato alle spalle di un parco acquatico che è stato evacuato dai vigili del fuoco. Evacuato anche un albergo. Chiusa la strada per Melilli. I vigili del fuoco ed il personale della Protezione civile stanno provando a domare le fiamme. Piccoli incendi anche su alcuni tratti della Siracusa-Gela, tra Noto ed Avola e tra Avola e Cassibile.

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