Ecco la Sicilia che non ti aspetti, un tour nella bellissima Sicilia occidentale dal Parco Archeologico di Selinunte fino a Torre Salsa, e non solo.
Il parco archeologico di Selinunte e la vista mare
Le colonne doriche del tempio nel Parco Archeologico di Selinunte risplendono come oro al calar del sole. Il cielo inizia gradualmente a tingersi di oscurità e, nell’alto, la luna piena attira irresistibilmente la mia attenzione. Mi ritrovo in uno stato di contemplazione profonda, come se fossi parte integrante delle antiche rovine di questo tempio. In questo luogo, la cosa giusta da fare è semplicemente abbandonarsi all’atmosfera magica, cullati dal sottofondo delle onde del mare.
In questo momento, non desidererei trovarmi da nessun’altra parte se non qui, sulla spiaggia all’interno di questa area archeologica, che per la prima volta ha aperto le sue porte ai visitatori. Il direttore del parco, Felice Crescente, spiega che basta pagare un biglietto d’ingresso di 8 euro per avere il privilegio di spezzare la visita alle antiche rovine con un rinfrescante tuffo in mare. Nuotando in queste acque, ci si ritrova nell’antico porto della città della Magna Grecia, dove i resti del molo, sommersi da oltre 2.500 anni, costituiscono una presenza affascinante e suggestiva.
Questo scenario è veramente un’opportunità unica, senza paragoni; qui non troverete stabilimenti balneari o altri servizi. Infatti, non esistono siti archeologici che offrano un’esperienza balneare così straordinaria all’interno delle loro mura!
Sicilia, le meraviglie locali
Tuttavia, questa non rappresenta l’unicità del Parco Archeologico di Selinunte, situato in Sicilia, il più grande sito archeologico d’Europa e uno dei più estesi del Mediterraneo. All’interno dei suoi 270 ettari, che narrano la storia di una delle civiltà classiche più floride, sono state adottate diverse misure per la conservazione del terreno e la riduzione del rischio di incendi. Oggi, alcune di queste aree sono destinate alla coltivazione di grano, utilizzato per la produzione di pasta e couscous, mentre 18 ettari sono dedicati agli uliveti. Inoltre, è presente un’attività di produzione di miele, con un focus particolare sulla tutela dell’ape nera sicula.
Queste prelibatezze possono essere acquistate presso i bookshop gestiti da Coopculture all’interno del parco. Nel primo di questi negozi, ho avuto il piacere di scoprire alcune opere di Domenico Pellegrino (domenicopellegrino.com), noto come l'”artista della luce,” che è stato scelto da marchi prestigiosi come Disney, Hermès e Dior. Inoltre, ho avuto il privilegio di ammirare le straordinarie opere ceramiche realizzate da Patrizia Italiano, un’artista che condivide la sua vita tra le Eolie e Palermo (patriziaitaliano.com).
Da Gibellina a Menfi (città del Vino)
Questo tratto di costa offre l’ambiente ideale per una vacanza che coniuga il piacere del mare, come a Sciacca ad esempio, con emozionanti visite all’interno della regione, permettendovi di scoprire luoghi straordinari, come la città di Gibellina, ricostruita dopo il terremoto del 1968. Qui, potrete ammirare opere d’arte uniche, tra cui il celebre Cretto di Burri.
Inoltre, non possiamo dimenticare il vino. La Sicilia non è solamente famosa per il grano e il miele, due prelibatezze che avrete sicuramente modo di gustare durante la vostra visita. Questa regione è anche rinomata per la produzione di eccellenti vini. Continuando il vostro viaggio verso est, giungerete a Menfi, una delle aree che ha svolto un ruolo di primo piano nella rinascita dell’industria vinicola siciliana negli anni Novanta. Non è un caso che Menfi sia stata eletta Città del Vino 2023. Questo merito va principalmente alla cooperativa Cantine Settesoli, composta da circa 2mila viticoltori che coltivano con passione ben 6mila ettari di vigneto, contribuendo così alla creazione di vini di straordinaria qualità.
I vigneti di Menfi
Nel cuore del Menfishire, il vino rappresenta una componente essenziale della cultura e delle tradizioni locali. Ogni estate, si tiene l’attesissimo Mandrarossa Vineyard Tour (Mandrarossa è il prestigioso marchio di punta della cooperativa), un’esperienza di vendemmia sul mare che ogni appassionato di vino dovrebbe vivere almeno una volta nella vita. Durante i due giorni organizzati dalla cantina, aperti a tutti, si ha l’opportunità non solo di partecipare attivamente alla vendemmia, ma anche di assaporare deliziosi vini, fare escursioni in barca con aperitivo al tramonto e ascoltare le storie degli abitanti del territorio che condividono la loro profonda connessione con la terra e la vite.
Inoltre, è possibile deliziarsi con le prelibatezze menfitane preparate con amore dalle signore della Cucina Mandrarossa. Nel 2012, infatti, la cantina ha istituito una brigata dedicata all’identificazione e al recupero delle ricette tradizionali di questa regione. Mentre attendiamo con impazienza la prossima edizione del Vineyard Tour, è possibile concedersi una visita alla cantina stessa, situata su una collina in una zona di straordinario interesse paesaggistico, nella contrada Puccia a sud di Menfi. L’edificio è stato costruito seguendo i principi della bioarchitettura, con l’obiettivo di unire l’identità del paesaggio con la ricca storia di questo territorio.
Sciacca e le sue spiagge
La costa meridionale della Sicilia offre un’esperienza turistica meno frequentata, grazie alla presenza di numerose riserve naturali che hanno protetto questa regione dall’urbanizzazione e hanno preservato la sua bellezza incontaminata. Un esempio di questa bellezza è la Riserva Naturale di Capo San Marco, situata a pochi chilometri da Sciacca, celebre per la sua grande flotta di pescherecci e le acque sulfuree. Le sorgenti che scaturiscono alle pendici del Monte Kronio sono state apprezzate fin dai tempi degli antichi Greci. La città di Sciacca, con il suo porto da cui è possibile assistere al ritorno dei pescatori al mattino presto, si estende lungo le scogliere fino a raggiungere un altopiano, da cui è possibile ammirare la costa circostante.
Anche in questa zona, le costruzioni sono poche, e la spiaggia di Sovareto, nota anche come spiaggia di Torre del Barone, offre una parte attrezzata e un’area libera. La prima è il lido dell’hotel Mangia’s, un lussuoso albergo a 5 stelle con un’architettura che sembra uscita da un film di Wes Anderson. Le sue caratteristiche scale elicoidali bianche esterne si intrecciano in modo suggestivo, creando una geometria perfetta quando la si osserva dal giardino dell’hotel.
La Riserva Naturale di Torre Salsa
Proseguendo ancora più verso ovest, a soli pochi chilometri da Agrigento, ci si immerge nella meraviglia della Riserva Naturale di Torre Salsa. Questo prezioso angolo di natura copre oltre 762 ettari di territorio incontaminato e si estende per 6 chilometri lungo la costa, caratterizzata da maestose falesie, suggestive dune e incantevoli spiagge. Fondata nel 2000 e gestita dal WWF, questa riserva abbraccia l’area che si estende da Siculiana Marina fino ad Eraclea Minoa. Le acque cristalline di questo luogo sono habitat di una flora rigogliosa e di una fauna ricca e variegata.
Il nome della riserva prende ispirazione dall’antica torre di avvistamento omonima, che troneggia sulla sommità di un piccolo promontorio di argilla. Qui, i paesaggi dolci di Menfi si trasformano in scenari più imponenti e suggestivi. Il viaggio in questa Sicilia, che sicuramente conquisterà il cuore degli amanti della natura, si conclude a Siculiana Marina, precisamente a Cala Manbrù, dove si trova un beach club con bar e ristorante che offre una vista panoramica spettacolare su una scogliera di candida bellezza. Mi siedo a contemplare il mare, osservo il sole che tramonta all’orizzonte e rifletto su quanto sia vero ciò che lo scrittore francese Izzo affermava: la felicità è un concetto semplice quando si è di fronte al mare.