Per il ritorno ufficiale della Sicilia in zona gialla è ormai questione di ore. L’Isola ha visto nelle ultime settimane un lento ma continuo aumento delle percentuali di contagio da Covid e di ospedalizzazioni, e soltanto per poco la scorsa settimana non aveva abbandonato la fascia bianca. Domani la cabina di regia dell’Istituto superiore di sanità e del ministero alla Salute dovrebbero quindi ufficializzare il cambio di colore, che scatterà da lunedì 30 agosto.
Appena sette giorni fa la Sicilia contava un’occupazione dei posti letto di terapia intensiva al 9,2%, appena 0,8% sotto la soglia di sicurezza. Un dato che in meno di sette giorni è passato da 77 posti occupati a 102. A questi dati si aggiungono quelli sulle ospedalizzazioni ordinarie, dove la soglia è il 15% ed era già stata superata la scorsa settimana, quando negli ospedali siciliani c’erano 571 persone ricoverate per coronavirus.
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Secondo l’analisi della Fondazione Gimbe di Bologna, nell’Isola nella settimana dal 18 al 24 agosto si registra un peggioramento per i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti – che sono 512 – e sono in aumento del 33,6% i nuovi casi rispetto alla settimana precedente. Sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica e terapia intensiva occupati da pazienti Covid-19. La popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari 55% (media Italia 61,9%) a cui aggiungere un ulteriore 8,5% (media Italia 8,6%) solo con prima dose. La popolazione over 50 che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino e’ pari a 19,6% (media Italia 12,9%), mentre la fascia di giovani 12-19 anni che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari a 52% (media Italia 46,9%).
Le ragioni di questo boom di contagio sono diverse. Tra tutte l’elevato numero di presenze turistiche che ha proiettato la Sicilia ai vertici delle mete estive. Il governo regionale siciliano, guidato da Nello Musumeci aveva cercato di correre ai ripari, con l’istituzione di diverse zone rosse nel territorio. Accorgimenti che però non hanno sortito l’effetto contenitivo sperato.