L’ultimo decreto firmato dal premier Draghi ha stabilito il passaggio di tutte le regioni che attualmente sono gialle in zona arancione. Tra queste c’è la Sicilia nonostante abbia un indice di diffusione Rt sotto la soglia di 1. Sarà inoltre in zona rossa dalla vigilia di Pasqua fino a Pasquetta. Di conseguenza fino al 6 aprile la zona gialla per la Sicilia resta sospesa.
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Per domani è prevista l’ordinanza del ministro per la salute Roberto Speranza. Si passerà automaticamente in zona rossa con un’incidenza settimanale superiore a 250 casi per 100.000 abitanti. È stato il comitato tecnico scientifico nazionale a suggerire al governo di abolire la zona gialla le cui restrizioni sono giudicate inefficaci per contenere l’epidemia.
Sicilia in zona arancione, ecco cosa cambia:
SPOSTAMENTI – Dal 15 marzo al 2 aprile e nella giornata del 6 aprile, per gli spostamenti, nelle regioni in zona arancione sono permessi in ambito comunale verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, tra le 5 e le 22. Il limite massimo è di due persone oltre a quelle conviventi. I minori di 14 anni non si contano e quindi possono aggiungersi ad esempio ai genitori che visitano i nonni cosi’ come i disabili o non autosufficienti conviventi. Questi movimenti non sono autorizzati in zona rossa.
RISTORANTI – Da lunedì prossimo vietato consumare all’interno di bar, ristoranti e centri commerciali, anche a pranzo ma resta consentito l’asporto fino alle 22. Per i bar concesso l’asporto di bevande fino alle 18 e stop alle consumazioni nei pressi delle attività. Nessun limite per la consegna a domicilio.
NEGOZI – Sono aperti i negozi al dettaglio, chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, coprifuoco dalle 22 alle 5. Il 3, il 4 e il 5 aprile tutta Italia sarà zona rossa, ad esclusione di aree in zona bianca. Nelle regioni ci si potrà spostare rispettando le regole per le zone arancioni: è una deroga alla regola generale delle zone rosse dettata dalle feste pasquali.
SCUOLE – Nelle zone rosse viene sospesa anche la didattica in presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Le lezioni si fanno in Dad e possono frequentare gli istituti solo gli alunni disabili o che hanno bisogni educativi speciali. Rimangono aperti anche i laboratori degli istituti tecnici e professionali. Nelle zone gialle e arancioni le scuole sono aperte, a meno che i governatori – che possono indicare misure più restrittive – non decidano diversamente. Le scuole superiori non sono aperte in maniera completa, ma la frequenza è limitata: si va da un minimo del 50% in presenza (il resto in Dad, cioè si va a scuola a giorni o a settimane alterne) a un massimo del 75% (ma molte scuole hanno deciso di rimanere al 50%. Gli alunni di scuole medie ed elementari invece frequentano regolarmente in presenza ma hanno l’obbligo del distanziamento e dell’uso della mascherina per tutto il tempo.