Oggi, mercoledì 21 ottobre alle ore 17:30 allo Steri si terrà la presentazione del libro di Rino Messina, La strage negata.
Ne discutono con l’autore Roberto Lagalla, magnifico rettore Università di Palermo, Simonetta Agnello Hornby avvocato e scrittrice, Giovanni Fiandaca, ordinario di diritto penale Università di Palermo. Coordina Amelia Crisantino, storica e giornalista.
Interventi musicali a cura di Sara Romano, cantautrice. Sponsor d’arte: Gruppo Panifici Spinnato.
Il libro:
«Il 19 ottobre del 1944 si consumò a Palermo uno degli eventi più drammatici dell’immediato dopoguerra: truppe dell’esercito italiano aprirono il fuoco su centinaia di cittadini che, al grido di «pane, pasta e lavoro!», sfilavano per il centro della città in una pacifica protesta contro il carovita. 24 tra i manifestanti, e tra di loro bambini e ragazzi, rimasero uccisi; 156 furono feriti. […] Ripercorrendo tutte le tappe dell’iter giudiziario dell’eccidio del 19 ottobre, e concentrandosi in particolare sull’analisi del processo svoltosi presso il tribunale militare di Taranto nel febbraio del 1947, Rino Messina ci dimostra come dietro il paravento della «tutela dell’ordine pubblico» si nascose in realtà la precisa volontà politica di proteggere le forze armate in un momento particolarmente critico quale fu quello attraversato dall’Italia nella transizione dal fascismo alla Repubblica, e in particolare dalla Sicilia, percorsa anche da istanze indipendentiste». Dalla prefazione di Manoela Patti.
L’autore:
Rino Messina (1945), magistrato oggi a riposo, ha presieduto per molti anni il tribunale militare di Palermo. Nel 2008 ha chiesto di transitare alla procura generale della Repubblica presso la corte di appello della stessa città, ufficio che per un anno ha diretto come facente funzioni. È autore di numerosi saggi in tema di diritto e procedura penale. Ha pubblicato Il Carminello nel piano dei Bologni (Flaccovio 2003) e nel 2008 Il processo imperfetto. 1894: i Fasci siciliani alla sbarra (Sellerio). Le sue indagini di storia giudiziaria proseguono.