Il consiglio dei ministri di sabato 16 ottobre ha approvato il disegno di legge sulle lauree abilitanti presentato dal ministro dell’Università Manfredi come collegato alla Legge di bilancio per il 2021 ma gli articoli sono stati leggermente modificati e ridotti.
Il progetto di legge intende semplificare le modalità di accesso all’esercizio delle professioni regolamentate, per una collocazione piu immediata dei giovani nel mercato del lavoro.
Il disegno di legge modifica le modalità di accesso a quasi tutte le professioni regolamentate con l’abolizione dell’Esame di stato ma ovviamente non del tirocinio pratico, come già previsto per la laurea in medicina e chirurgia dal decreto Cura italia. Sono previste tre diverse fasi di attuazione:
- nella prima sono interessate le lauree in odontoiatria, farmacia, veterinaria e psicologia
- alla seconda geometri, agrotecnici, periti agrari e periti industriali laureati iscritti a una delle tre nuove lauree professionalizzanti appena create (per cui serviranno almeno 3 anni per la realizzazione
- infine sarà la volta di biologi, geologi, chimici fisici tecnologi alimentari dottori agronomi e forestali assistenti sociali attuari , sulla base della richiesta dei consigli nazionali degli ordini o federazioni
- Nella versione approvata dal Consiglio dei ministri non sono compresi invece commercialisti, avvocati architetti ed ingegneri per lo stop opposto dal Ministero della Giustizia che ha la responsabilità della vigilanza
Lauree abilitanti: Novità per commercialisti, avvocati architetti ed ingegneri
“È indubbio che dobbiamo sostenere l’accesso alle professioni dei giovani e lo si deve fare creando sistemi di incentivi – ha precisato Manfredi nel corso dell’intervista – Dobbiamo evitare che i giovani professionisti siano penalizzati da costi eccessivi e da tariffe spesso fortemente penalizzanti e al ribasso. Il disegno di legge ci dà due vantaggi: inserire nel percorso curriculare i tirocini professionalizzanti e interagire di più con il mondo del lavoro. Fare insieme esame di laurea e di stato permette di risparmiare un anno di tempo.” Rispetto alla bozza presentata lo scorso 12 ottobre, tuttavia, qualcosa è cambiato: è stata, infatti, accorciato l’elenco di professioni a cui è rivolta la liberalizzazione dell’accesso. Le lauree abilitanti non toccheranno, almeno per il momento, commercialisti, avvocati, architetti e ingegneri. Manfredi ha fornito spiegazioni in merito.
“Sono professioni vigilate dal ministero della Giustizia e al momento non sono inserite nel disegno di legge – ha continuato Manfredi– Ma ci sarà un dibattito parlamentare, ci sarà modo di tornare sulla questione.“
Per la realizzazione delle lauree abilitanti alle professioni è già prevista una condizione assolutamente necessaria ossia che almeno 30 crediti formativi siano acquisiti attraverso tirocinio curricolare operativo. Anche l’esame di laurea modificato dovendo comprendere anche aspetti pratici della professione e per questo nella commissione di laurea entreranno anche professionisti selezionati dai rispettivi ordini.
I tempi di realizzazione non saranno immediati infatti gli aspetti da integrare con decreti attuativi saranno certamente numerosi. La collaborazione con gli ordini professionali sarà quindi fondamentale. Purtroppo l’emergenza Covid sta rallentando l’applicazione della laurea abilitante in medicina formalmente entrata in vigore con il decreto Cura Italia. Il regolamento era stato firmato nel 2018 dall’allora ministra Fedeli. Anche quel provvedimento includendo il tirocinio trimestrale professionalizzante nel corso di laurea consente la immediata successione fra laurea e i test di abilitazione. Il tirocinio potrà essere effettuato a partire dal 5º anno (completati tutti gli esami del quarto anno previsti nell’ordinamento della sede). Il decreto prevede che l’esame di abilitazione debba sostenersi in tre diverse sessioni annuali (febbraio, luglio e novembre) ma l’emergenza ha impedito finora sia lo svolgimento degli ultimi esami di abilitazione che l’espletamento del tirocinio con le nuove modalità.