AGI – ChatGPT chiude, viva l’intelligenza artificiale, quali sono le alternative. Dopo lo stop del Garante per la protezione dei dati personali, l’applicazione non è raggiungibile dall’Italia. La società che la sviluppa, OpenAI, ha già fatto sapere che è solo un arrivederci. Comunque vadano le cose, ci sono diverse soluzioni alternative, alcune delle quali basate proprio su ChatGPT.
Ci sono applicazione che sfruttano l’intelligenza artificiale in modo specifico (come DeepL Write per le traduzioni, Elsa Speaks per l’apprendimento delle lingue, GitHub Copilot per la programmazione, Midjourney per creare immagini) e altre che sono invece molto simili a ChatGPT. Eccone cinque (più una) che possono essere testate o utilizzate gratuitamente.
Perplexity.ai
Una delle applicazioni (ancora in potenza) più preziose dell’intelligenza artificiale è nella ricerca delle informazioni online. È la specialità di Perplexity.ai, così come di altre soluzioni di questo breve elenco. Funziona un po’ come Google, solo che i risultati non sono solo link. Come se fosse una chat, fornisce una risposta scritta, in due versioni: “coincisa” (breve) e “dettagliata” (più lunga). Aggiunge poi altri due elementi: una lista (con link cliccabili) delle fonti utilizzate e alcuni suggerimenti di ricerche correlate per approfondire l’argomento.
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YouChat
You.com è un motore di ricerca tradizionale. Spulcia il web e restituisce (in stile Google) link, foto, video. Ha però anche una funzionalità che risponde alle ricerche come se fosse una conversazione: si chiama YouChat. Non è un vero e proprio dialogo, perché la risposta non incentiva a ulteriori approfondimenti ma rimanda ai link delle fonti utilizzate.
Bing AI
Si tratta, per certi aspetti, del parente più stretto di ChatGPT. Perché è l’evoluzione del motore di ricerca Microsoft, società che – dopo aver investito miliardi su OpenAI – ha deciso di integrare la tecnologia nel suo prodotto. “Fai domande reali. Ottieni risposte complete”, promette Bing AI. L’ambizione, più spinta che in altri casi, è quella di ricreare un dialogo. Si parte da una risposta, di solito essenziale, che può essere approfondita con domande successive, per un “effetto chat” piuttosto fedele.
ChatSonic
ChatSonic dice, già in homepage, di essere “come ChatGPT”, anche perché basato sullo stesso modello (GPT3). C’è però una differenza importante: se ChatGPT crea le risposte basandosi su input raccolti fino al 2021, ChatSonic pesca dalla Rete in tempo reale. Consente inoltre di fare domande sia in forma scritta che con istruzioni vocali. ChatSonic fa parte di una piattaforma che al proprio interno ha funzionalità basate sull’intelligenza artificiale ma non finalizzate alla ricerca, come WriteSonic, specializzata nella generazione di contenuti. Basta inserire un argomento e l’IA suggerisce come trattarlo, indicando possibile titolo, introduzione, scaletta e testo completo di un articolo.
Rytr
Anche Rytr punta molto sulla produzione di contenuti. Oltre a una funzione “Chat”, nella quale fare domande e ricevere informazioni, e a una “Immagini”, per produrre illustrazioni partendo da una descrizione, c’è l’opzione “Copy”. L’utente descrive un argomento, sceglie la lingua e il tono (ce n’è una ventina, come gioioso, formale, umile, divertente, ironico) e indica cosa vuole ottenere. Rytr può produrre un po’ di tutto (anche se spesso con risultati modesti): nomi per un nuovo marchio, idee per un blog, lettere di presentazione, testi di email, biografie, pubblicità e persino canzoni. Dopo aver inserito una breve descrizione (“Le migliori alternative a ChatGPT”) e scelto un tono “casual”, per questo articolo l’IA ha raccomandato questo titolo: “Esplorare le migliori alternative a ChatGPT per lo sviluppo di chatbot basati sull’intelligenza artificiale”.
The Rise and Rise of TikTok 🤳
— ✍️ rytr (@rytr_me) January 17, 2023
TikTok and short-form videos are going nowhere, in fact they look only set to increase as TikTok ramps up their business platform and ad targeting options.
Google Bard (bonus)
Per le sue potenzialità tecnologiche e commerciali, impossibile tenere fuori da questo elenco Google Bard. Sviluppato sulla tecnologia Lamda, è il primo passo verso l’integrazione dell’intelligenza artificiale conversazionale all’interno del più grande motore di ricerca al mondo. Google, però, ci sta andando piano. Bard è ancora in fase di test (come molte altre applicazioni di questo tipo). E, per ora, non è accessibile dall’Italia.
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