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L’endorsement del FT: “Con Draghi l’Italia è un modello di gestione della pandemia”


“A meno di tre mesi dall’inizio del governo di unità nazionale del primo ministro Mario Draghi, non solo la voce di Roma viene ascoltata forte e chiara a Parigi e Berlino, ma sta sempre più fissando l’agenda mentre l’Ue tenta di uscire dalla pandemia Covid-19”. A scriverlo è il “Financial Times” .

Attraverso un’analisi dedicata per il Financial Times l’Italia è diventata un “modello europeo”. Soprattutto grazie agli stretti legami del nuovo presidente del Consiglio con Parigi e Berlino che “ridisegnano le relazioni dell’Ue”.

Pur non nascondendo il rischio paventato da alcuni “che le aspettative su ciò che Draghi possa realisticamente realizzare siano già diventate troppo alte”, l’opinione del Financial Times sembra essere largamente positiva. Un’apertura di credito che per il quotidiano finanziario appare condivisa dai mercati. “Spesso preoccupati per l’entità del debito pubblico italiano, per ora restano indifferenti. Segno di fiducia nel nuovo premier”. Parole che arrivano alla vigilia della presentazione del Recovery plan.


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Financial Times: “Con Draghi l’Italia è diventata un modello”

Per quanto riguarda la politica estera, il Financial Times valuta positivamente anche la decisione di bloccare le esportazioni di vaccini. “Una mossa rischiosa” che però è stata poi “rapidamente sostenuta da Parigi” e “ha fornito copertura politica alla presidente della commissione Ursula von der Leyen”. Questa è l’opinione del Financial.

Così come si valuta in positivo l’uscita contro il presidente turco Recep Tayyip Erdogan: “Mentre altri leader europei stanno in silenzio, Draghi ha criticato duramente Erdogan. Ha suscitato rabbia in Turchia, distogliendo l’attenzione dall’incidente diplomatico dell’Ue”, che aveva visto coinvolti von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”