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“L’omosessualità tra i comportamenti a rischio Covid”: la svista che ci fa amareggiare


“L’omosessualità tra i comportamenti a rischio Covid”. Vorremmo non aver letto bene il documento ufficiale per le vaccinazioni della Asl di La Spezia.

Ma purtroppo il suo contenuto è chiaramente leggibile. Tra  i soggetti con comportamenti a rischio rientrano, insieme ai tossicodipendenti e ai soggetti dediti alla prostituzione, anche gli omosessuali.

Non è una fake news

Non si tratta di uno scherzo di cattivo gusto del giovedì grasso né di una fake news.

Questa triste dicitura, ci fa prendere sempre più consapevolezza di quanto ancora la nostra società sia intrisa di convenzioni discriminatorie. E questa volta non parliamo delle periferie, dove spesso e volentieri le condizioni di degrado tentano di giustificare questi insulsi stereotipi. Nell’occhio del ciclone, questa volta, c’è un’azienda sanitaria. A segnalare l’increscioso fatto è stato un consigliere ligure, Ferruccio Sansa, postando sul suo profilo Facebook la foto del modulo incriminato. “Tra i soggetti con ‘comportamenti a rischio’, al punto numero 10, sono stati inseriti anche gli omosessuali insieme a tossicodipendenti e ai ‘soggetti dediti alla prostituzione’“. Sansa continua il suo sfogo di denuncia augurandosi, come tutti, che possa trattarsi di una delle tante fake news. Racconta di aver chiamato più volte l’ufficio d’igiene pubblica per chiedere delle spiegazioni in merito. Dopo una decina di telefonate senza risposta, è arrivata la replica dell’ASL: ‘”Sì, conosciamo quel foglio, ma l’ha fatto un altro ufficio”. Un classico scaricabarile.

“La colpa è del Ministero della Salute”

In seguito alle immediate polemiche sui social, e non solo, il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, fa sapere che il deprecabile errore deriva in realtà da un copia incolla delle attuali linee guida fornite dal Ministero della Salute alle Regioni. Un fatto ancor più grave!

Ed infatti, come fa notare il sito di Repubblica, il documento è scaricabile sul sito ufficiale del Ministero nell’area dell’Anagrafe nazionale dei vaccini. Più precisamente, in un pdf intitolato “Specifiche funzionali”.

Ma possibile che nessuno si sia accorto del grave errore, dando al documento un’ufficiosità scientifica non di poco conto?! Mettendo alla berlina la sfera sessuale di una persona come se fosse un fatto patologico.

L’ipotesi più accreditata

La spiegazione più probabile è che nella programmazione del modulo per le nuove vaccinazioni, sia stato ripreso un vecchio documento usato per le donazioni di sangue, quando ancora l’omosessualità era indicata tra i comportamenti a rischio”, per via della diffusione del virus dell’HIV.

Parliamo di un documento di più di 10 anni fa. Non è accettabile che non si abbia avuto quanto meno la premura di rileggere un documento ormai datato, riproponendolo senza farsi troppe domande.

La nota del Ministero

Il Ministero della Salute precisa la sua posizione a riguardo, pubblicando direttamente una nota. “Sono solo i comportamenti a determinare il rischio, non certo l’orientamento sessuale delle persone. Il modulo interno della Asl 5 di La Spezia riporta erroneamente, come chiarito dalla stessa Asl, un vecchio documento usato per le donazioni di sangue. La riproposizione in documenti ministeriali di vecchie e superate formulazioni verrà immediatamente corretta“. Intanto, il Presidente Toti ha  immediatamente annunciato di avviare un’indagine all’interno degli uffici dell’Asl per individuare i responsabili e adottare i dovuti provvedimenti.


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A proposito dell'autore

Laureata in Giurisprudenza a Palermo con una tesi di diritto penale, non ho mai abbandonato la mia passione per la scrittura. Curiosa ed ambiziosa, cerco di rinnovarmi continuamente.

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