Nonostante l’ondata di maltempo che sembra non voler lasciare la Sicilia orientale, l’allerta rossa e i morti, non si fermano i Concorsi per la PA. Può sembrare assurdo, ma è così. Le condizioni? Inverosimili.
La denuncia arriva da Carla Vazzana, ex studentessa Unipa, che si è diretta a Catania, come altri 2348 i concorsisti provenienti da ogni parte della Sicilia, per lo svolgimento della prova scritta del Concorso Unico Ripam Lavoro.
“Senza luce e bloccati qui dentro”
“Il concorso lo abbiamo fatto al buio perché dopo 10 minuti dall’inizio della prova se n’è andata la luce”, racconta Carla, che si trova ancora all’interno dell’edificio (il MASS del capoluogo etneo). “Siamo totalmente bloccati qui perché le via di uscita sono sommerse, in attesa di vigili del fuoco e protezione civile”. E aggiunge: “Siamo senza acqua né cibo“. Una situazione che non tende a migliorare considerate le attuali condizioni meteo. “Perché in Sicilia, nonostante L’allerta meteo, non solo non rinviano i concorsi, ma le prove le devi svolgere così: al buio e in un posto dimenticato da Dio”.
“Scegliere tra lo stare al sicuro e il posto di lavoro”
Il concorso in questione è stato indetto per la copertura di 1541 posti di lavoro a tempo indeterminato al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, dell’InL e dell’Inail. “È vergognoso che ti costringano a scegliere tra il dover stare a casa al sicuro e avere la possibilità di ottenere un posto di lavoro”, continua Carla. Il concorso è nazionale, e in base ai recenti protocolli anti-Covid, le prove si tengono su base regionale. Nello specifico, in Sicilia sono previste due sedi: Catania ( Le Ciminiere e MASS) e Siracusa (Centro Fiera Sud). Molti i partecipanti che, chi con i propri mezzi, chi in pullman, sono partiti in piena tempesta, costretti ad affrontare i disagi e i disastri causati dal maltempo, tra strade simili a fiumi e piogge torrenziali.
Il Concorso poteva essere rinviato? La polemica
Ma la domanda che tutti si pongono è: “Ma davvero non era possibile rinviare il concorso?“. La diramazione di un bollettino delle Protezione civile che indica la presenza di un’allerta meteo rossa, rappresenta o no un’impossibilità oggettiva per i candidati che devono recarsi nelle indicate sedi concorsuali? Sebbene si tratti di un concorso nazionale. A chiederselo, anche il deputato del PD, Carmelo Miceli, che ha annunciato la presentazione di un’ interrogazione parlamentare. “Come è possibile che, sapendo tutto ciò che si verifica nella nostra regione nei giorni di intenso maltempo, nessuno abbia deciso di rinviare la selezione?“, scrive il deputato. Secondo quanto si apprende, un responsabile della protezione di civile di Catania avrebbe contatto il Ministero per far presente l’ordinanza del sindaco del capoluogo etneo, ma senza alcun esito. Dopo tutto questo, qualcosa cambierà per le prossime prove previste?