L’Italia sta per mettersi quasi definitivamente alle spalle il ‘lockdown’ da coronavirus. Via la autocertificazione ma non le mascherine o l’obbligo di consumare ai tavoli entro una certa ora. La ‘Fase 3’ delle misure anti-pandemia non è “libera tutti” e permangono una serie ben precisa di divieti da rispettare.
Dall’8 di giugno sarà possibile spostarsi, senza limitazioni, tra le regioni e saranno possibili, senza quarantena, i viaggi da e per i Paesi Ue, Schengen e Regno Unito.
Ecco, invece, cosa non si potrà fare anche dopo il via libera della circolazione tra le regioni:
TOGLIERE MASCHERINE – Non ci si potrà togliere la mascherina nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto.
LA QUARANTENA RESTA OBBLIGATORIA – Non può uscire di casa chi ha una infezione respiratoria con febbre superiore ai 37,5 gradi.
NIENTE BACI E ABBRACCI – L’arrivo della Fase 3 non prevede allentamenti per quanto riguarda i contatti fisici: restano le norme previste del Dpcm in vigore che prevede l’obbligo del distanziamento sociale a un metro.
NIENTE CENTRI ESTIVI, MA ANCORA PER POCO – Non riaprono ancora i centri estivi per i minori che potranno, però, ripartire dal 15 giugno.
NO AGLI SPETTACOLI (PER ORA), NEMMENO SE ALL’APERTO – Stessa data di riapertura per cinema e teatri mantenendo però il rispetto della distanza di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori, con il numero massimo di 1.000 spettatori per spettacoli all’aperto e di 200 persone per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala.
ANCHE LA MOVIDA RESTA OFF LIMITS – Niente assembramenti che restano vietati su tutto il territorio nazionale.
NIENTE CONSUMAZIONI ‘A TUTTE LE ORE’ – Restano ‘sorvegliati speciali’ i luoghi delle città più frequentati per la presenza di bar e ristoranti e rimane l’obbligo di consumare ai tavoli entro una certa ora. (ansa)
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